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Inter, le scelte di Simone Inzaghi: questione di priorità

L’Inter di Simone Inzaghi resta imbattuta in Champions League sino al 90′ della partita contro il Bayer Leverkusen, quando Mukiele segna il gol che rompe l’equilibrio. La prima rete subìta costa tantissimo: la prima sconfitta e un paio di posizioni perse in classifica, dato ancora suscettibile di variazione verso il basso.

Inzaghi, scelta di campo: priorità al campionato

Al netto delle dichiarazioni di Simone Inzaghi, la sua squadra ha dato la sensazione di essere poca ambiziosa e scendere in campo più per gestire classifica e partita che per giocarsela a viso aperto. I numeri confortano la tesi di chi sostiene che l’Inter sia andata in Germania per rischiare poco in termini di risultato e tenuta fisica. Il Bayer Leverkusen, invece non si è accontentato e la differenza si è vista. Quella tedesca è una big d’Europa, eccelle nella costruzione e nel possesso del pallino del gioco, ma non ha la forza d’urto tale da costringere l’Inter a zero tiri in porta: sconfitta meritata, alla luce di quel che si è visto in campo, ma che non pregiudica il cammino europeo dei nerazzurri. All’Inter sono sufficienti quattro punti nelle prossime due partite per avere il conforto dell’aritmetica in chiave qualificazione diretta agli ottavi di finale.

Inter, per ora vi sono altre priorità

Abbastanza per rimandare ogni discorso a gennaio e, nel frattempo, concentrarsi su altre priorità. Nell’ordine: non perdere contatto dalla vetta in campionato, vincere la Supercoppa Italiana e provare anche a fare strada in Coppa Italia. Tanti impegni evidentemente condizionanti. Le dichiarazioni di Inzaghi, che sposta quasi immediatamente il focus sul campionato, non hanno bisogno di molte interpretazioni. Le contingenze, del resto, impongono anche delle scelte, non certo per scendere in campo con l’idea di non giocare, ma la consapevolezza che qualsiasi risultato sarebbe stato importante ma comunque non determinato, può anche inconsapevolmente, spinto l’Inter ad alzare il piede dall’acceleratore.

Una sconfitta che sarà comunque una lezione

La mentalità si costruisce anche dalle sconfitte. Quando non si vince, si impara. E tutto lascia credere che lo 0-1 maturato in casa del Bayer Leverkusen lasci in eredità una lezione e paio di certezze: in Champions gli episodi sono spesso decisivi, nel bene e nel male. E se nella fase “League” lasciano margine di manovra, quando si gioca per l’eliminazione diretta il margine di errore è ridottissimo. L’episodio a Leverkusen è stato sfortunato, così come la ruota ha girato dalla parte giusta nelle vittorie maturate al 90’ e su autorete. Quanto alle certezze, appare evidente che i titolari siano un’altra cosa e che in Champions è bene che torni, prima di subito, l’Inter migliore, quella capace, per intendersi, di non sbagliare approccio alla partita, anche e soprattutto quello legato alla considerazione dell’avversario.

 

 

Pasquale Luigi Pellicone

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