Il tecnico vuole un reparto offensivo eccellente per dare la caccia alla Champions. Piacciono Zirkzee, Gudmundsson e il giovane Ilenikhena dell’Anversa
Lautaro Martinez, Thuram, Sanchez e Arnautovic. Con questi quattro attaccanti (e il francese, figlio di Lilian, è arrivato a parametro zero) Simone Inzaghi ha trascinato l’Inter alla conquista della Supercoppa Italiana a gennaio, in finale contro il Napoli, e al 20° scudetto, quello della seconda stella. Adesso, però, il tecnico nerazzurro vorrebbe stravolgere il reparto offensivo. Con tutte le ragioni del caso. La squadra, infatti, nella prossima stagione potrebbe giocare fino a 69 partite.
Se lo augurano tutti in viale della Liberazione, così come se lo augura anche il presidente Steven Zhang, da tempo in Cina. Perché quelle 69 gare sono la somma di: campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions e nuovo Mondiale per club. Che saranno poi le stesse manifestazioni che giocherà la Juventus. Insomma, tanti, tantissimi impegni. Inzaghi, proprio per questo, e per contrastare il rischio infortuni di un calendario fitto, vuole allargare la rosa. Più elementi per cercare di bissare il titolo in Italia e conquistare qualche altro trofeo. E in più occasioni, nei post gara, ha chiesto un quinto attaccante in rosa.
Detto che, per motivi di lista Uefa, immaginare una quinta punta che non sia un giovane della Primavera o comunque un giocatore cresciuto nelle giovanili è oggettivamente complicato, il riferimento dell’allenatore era più che altro alla necessità di avvicinare il più possibile il valore di alcune alternative ai teorici titolari. Ora facciamo subito il punto della situazione. All’Inter arriveranno a parametro zero Zielinski a centrocampo (addio al Napoli) e Taremi, sempre da svincolato, in attacco, salutando il Porto. Quindi, entra l’iraniano nel reparto offensivo. Ma andrà via Sanchez.
Al momento, quindi, restano: Lautaro Martinez, Thuram, Arnautovic e, appunto, Taremi. L’argentino è pronto a rinnovare il contratto. Le parti stanno lavorando da mesi, sembra che tutto proceda senza intoppi e filtra ottimismo dalle stanze nerazzurre. C’è da trovarsi a metà strada tra l’offerta del club, 8 milioni di euro a stagione, e la richiesta dell’entourage del capitano interista, ferma a 10 milioni di euro, bonus compresi. La palla è nelle mani dell’ad Beppe Marotta, che non ha mai manifestato preoccupazione in tutte queste settimane.
Al di là del vice Sommer (piace Bento) e di un difensore (si segue Buongiorno del Torino) che faccia rifiatare Acerbi e de Vrij (avanti con l’età), l’Inter sta monitorando la situazione di due attaccanti. In primis, Zirkzee del Bologna. Dell’olandese è stato detto di tutto e di più: piace a Milan, Juventus e a molti club di Premier. Si parte da 50 milioni di euro, ma i rossoblù sperano di incassare oltre 60 milioni di euro facendo lievitare il prezzo grazie a un’asta. Il Milan è il primo club che sembra defilarsi. Negli ultimi giorni ha fissato il suo obiettivo: Sesko del Lipsia, per formare nuovamente la coppia d’oro del Salisburgo, essendo Okafor già nella rosa rossonera. Restano la Juventus e i club di Premier.
Ma non c’è soltanto Zirkzee nella lista dell’Inter. Perché, in realtà, il primo nome è sempre stato Gudmundsson del Genoa. L’islandese volerebbe volentieri a Milano, ma anche in questo caso il pericolo Premier incombe sui nerazzurri. E, comunque, se arrivasse, sarebbe ceduto Arnautovic. Ma già con il genoano e Taremi, più Lautaro Martinez e Thuram, il reparto offensivo sarebbe molto più forte. Però, a Simone Inzaghi non basta.
Per accontentare Inzaghi l’Inter ha messo nel mirino il giovane Ilenikhena: compirà 18 anni il prossimo 16 agosto e gioca nell’Anversa, in Belgio. La concorrenza, però, è altissima. Allora in viale della Liberazione stanno monitorando il mercato degli esuberi in Premier. Dall’Inghilterra potrebbe arrivare qualche occasione interessante, così da accontentare il tecnico nerazzurro. L’Inter non ha fretta e in questo momento può permettersi di capire anche che cosa accadrà con il suo mercato in uscita.
I soldi potrebbero arrivare dalle cessioni di Dumfries (se non rinnoverà) e da Carboni, in prestito al Monza. L’argentino piace ed è valutato 30 milioni di euro. Con queste cessioni, chissà, se Inzaghi non sarà accontentato per inseguire il grande sogno: la Champions, soltanto sfiorata nel 2023 a Istanbul. E poi dare l’assalto al Mondiale per club. La manifestazione voluta fortemente dal presidente della Fifa, Gianni Infantino.
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