I dubbi di Simone Inzaghi: cambiare modulo alla sua Inter o adattare gli interpreti. Il tecnico nerazzurro, fedelissimo del 3-5-2 a vocazione offensiva su cui ha costruito gran parte dei successi della sua carriera di allenatore, si trova di fronte a una scelta delicatissima in vista dell’andata degli ottavi di finale di Champions League.
Difficile immaginare l’Inter di Simone Inzaghi in difficoltà, considerata la vastità del ventaglio di scelte a disposizione del tecnico. La coperta, invece, è diventata corta. Certamente la sfortuna ci ha visto benissimo, colpendo praticamente tutti i calciatori con determinate caratteristiche. Out quattro esterni su cinque: Dimarco, Augusto, Zalewski e Darmian. Catena destra falcidiata, sinistra praticamente rasa al suolo. Pesantissima, in particolare, l’assenza di Dimarco. L’esterno sinistro titolare, oltre ad essere uno dei migliori interpreti del ruolo a tutta fascia in Europa è il vero regista aggiunto della squadra di Inzaghi che spesso ha trovato soluzioni di gioco, gol e assist nell’educatissimo piede sinistro dell’ex calciatore del Verona.
Resta comunque da far fronte a una emergenza e tutto lascia credere che quello di Inzaghi sarà un rischio calcolato. Dunque, un doppio adattamento, senza rinunciare al marchio di fabbrica: un 3-5-2 con Dumfries a destra, e Bastoni esterno di sinistra, magari un po’ più bloccato, anche perché il trio composto da Pavard, Acerbi e De Vrij non offre moltissime garanzie. Una Inter rattoppata ma tutto sommato competitiva è in grado di affrontare e giocarsela alla pari con il Feyenoord, ma continuare a puntare quasi ossessivamente sul 3-5-2 mette in evidenza ciò che a Inzaghi è stato spesso contestato dai suoi detrattori. Ovvero l’incapacità di riuscire a trovare un piano B.
Non è solo un problema di infortuni, ma anche di gol. Lo scorso anno, l’Inter ha vinto grazie alla continuità di rendimento di Lautaro Martinez e Marcus Thuram. L’argentino e il francese si sono resi protagonisti di una annata indimenticabile. I nodi sono venuti al pettine in questa stagione. Thuram ha segnato tredici gol, ma praticamente tutte nello scorso anno, quando è mancato Lautaro. L’argentino ha ritrovato confidenza con la rete a inizio 2025 ma il suo rendimento resta intermittente. Solo un gol nelle ultime sei gare di campionato. Chi doveva sopperire, ovvero Taremi, è mancato in termini di reti e prestazioni. Arnautovic vive di momenti, più neri che azzurri al netto di qualche lampo come quello contro la Lazio in Coppa Italia, mentre Correa è una delle ultime carte da giocarsi e sinora è stato ben lontano dall’essere un Jolly.
Il paradosso di Thiago Motta: circondato dalle polemiche e a rischio esonero a fine stagione.…
3 marzo 2025: la Kings League Lottomatica.sport Italy ha presentato uno spettacolare Matchday tra emozioni…
In casa Milan si respira sempre più aria di divorzio con il tecnico Sérgio Conceição.…
La Uefa ha inflitto una multa di 20mila euro al tecnico della Roma, Claudio Ranieri per…
Milan: indiscrezioni rivelano che nelle ultime ore Tijjani Reijnders si è recato in sede a…
Qual è il compenso di un calciatore in questa competizione? Sono previsti dei bonus? Ecco…