I presunti consigli tattici di Ferdico a Simone Inzaghi. Cosa è emerso (per ora) dall’inchiesta sul tifo organizzato milanese
Non solo sovrapprezzo sui biglietti, gestione dei parcheggi e scontri, ma anche un’insolita interferenza sulla gestione della squadra e del gioco. È quanto emerge dall’inchiesta che ha portato all’arresto di 19 leader degli ultras di Inter e Milan, accusati di attività illecite legate alle curve delle due squadre milanesi. L’ordinanza, emanata lo scorso lunedì, ha svelato retroscena sorprendenti, tra cui la volontà dei capi ultras di influenzare anche le scelte tecniche della squadra nerazzurra.
L’indagine riguarda fatti accaduti all’inizio del 2023, quando l’Inter stava vivendo una stagione complicata. La squadra faticava sia in campionato che sul piano del gioco e dell’atteggiamento, una situazione che non soddisfaceva né i tifosi né i capi del tifo organizzato. Secondo gli atti, i vertici della curva interista non si sono limitati a criticare la squadra dalla tribuna, ma avrebbero cercato di intervenire direttamente parlando con l’allenatore Simone Inzaghi.
Il tono delle conversazioni intercettate è chiaro: gli ultras volevano esprimere la loro insoddisfazione direttamente al tecnico, suggerendogli addirittura modifiche tattiche. Ferdico, uno dei capi ultras, avrebbe dichiarato: “Aggressivo no, però gli dico: ‘Mister, io ti voglio dire una cosa… qua sei a Milano non sei in provincia… a me mi dispiace però devi iniziare a tirare fuori un attimo la garra’”. Aggiungendo poi un suggerimento sulla tattica: “Quando sei in 10 metti due punte… te lo ricordi Berlusconi…”.
L’incontro tra ultras e Inzaghi, tuttavia, non si sarebbe mai concretizzato. Secondo le carte, sarebbe stato l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, a impedire che gli ultras arrivassero ad Appiano Gentile, la sede degli allenamenti della squadra, per evitare l’attenzione delle telecamere. Nonostante ciò, ci sarebbe stato uno scambio di messaggi audio tra Nepi, un altro leader della curva, e lo stesso Inzaghi. “Mister, noi vorremmo solo fare una quadra. Ma abbiamo bisogno di parlarti di persona”, avrebbe detto Nepi, mentre l’allenatore avrebbe glissato l’incontro: “Sto aspettando mio padre per andare a Piacenza”. “Non essere troppo aggressivo con il mister. Sennò lui ti risponde: perché non lo vieni a fare tu l’allenatore?”, avrebbe detto Nepi a Ferdico, il quale, con tono ironico, avrebbe replicato: “Perché ha avuto la fortuna di farlo lui… io nella vita sono diventato capo curva. Gli dico se vuole gestirla lui la curva…”.
L’inchiesta svela come gli ultras non si limitassero solo a commentare le prestazioni della squadra, ma volessero addirittura influenzare le decisioni di mercato. Un esempio eclatante è il caso del difensore slovacco Milan Skriniar, con il quale i capi della curva avrebbero avuto un incontro segreto in una birreria vicino allo stadio, lontano dai riflettori. “Va via al 100%, hai visto come gli tremava la voce?”, avrebbero riferito Ferdico e Nepi al termine dell’incontro, aggiungendo che l’Inter non avrebbe avuto abbastanza risorse per rinnovare il contratto del giocatore. “Non ci sono i piccioli (ovvero i soldi) per il rinnovo… ma lui lo avevano venduto, solo che poi non è arrivato Bremer”, si legge negli atti.
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