I nerazzurri affronteranno una squadra che in campionato ha conquistato otto vittorie e un pari su nove partite. Sulla carta appare abbordabile per i campioni d’Italia
L’Inter cambia tutto. Non si tratta della cessione del club a parte di Oaktree o di qualche modifica nel management nerazzurro, ben guidato dal presidente Beppe Marotta. Si sta parlando di quello che intende fare stasera a San Siro, nella seconda giornata della Champions, Simone Inzaghi. I nerazzurri affronteranno la Stella Rossa, una squadra capace di aver vinto otto gare su nove nel campionato serbo (l’unica partita non vinta è stata pareggiata), ma che sulla carta appare abbordabile per i campioni d’Italia. In termini di risultati, l’Inter si è rialzata dalla sconfitta nel derby contro il Milan, vincendo 3-2 in casa dell’Udinese, tornando così al successo lontano dal Meazza.
Però, adesso si torna a giocare in Europa e Inzaghi non vuole distrazioni. Nel primo match era arrivato il pari per 0-0 in casa del Manchester City. Motivo per il quale il tecnico dei nerazzurri cerca il primo successo per mettere al sicuro la qualificazione al prossimo turno. Ma quali saranno i cambiamenti dell’allenatore? Partendo dalla difesa, davanti al solito Sommer, tornerà dall’inizio Pavard, con de Vrij che giocherà al posto di Acerbi. Bastoni è, invece, il braccetto di sinistra. Per lui niente riposo.
I cambiamenti maggiori saranno in mezzo al campo. Inzaghi in questa zona si affiderà a un massiccio turnover. Partiamo dall’unico assente: Barella è ancora out per la distrazione al retto femorale della coscia destra e tornerà dopo la sosta. A Udine è stato sostituito da Frattesi, in gol dopo appena 43 secondi, complice una papera di Okoye. Invece, contro la Stella Rossa giocherà Zielinski. Per il polacco, arrivato a parametro zero dal Napoli quest’estate, sarà la seconda gara da titolare in Champions, dopo quella con il Manchester City. Invece, in campionato non è ancora accaduto. Il punto fermo è Calhanoglu. Senza il turco, l’Inter gira poco e sembra avere meno idee, anche se pure l’ex rossonero è apparso sottotono in molte gare di questa stagione.
Fiducia, invece, a Mkhitaryan, così come è accaduto a Udine. Sembrava fosse lui a doversi accomodare in panchina, ma al momento, invece, Inzaghi sembra non voler rinunciare all’armeno. Per quanto riguarda le corsie esterne, ci sarà sicuramente Dumfries al posto di Darmian. L’olandese vuole riprendersi l’Inter e tornare protagonista. Intanto, firmerà il rinnovo del contratto. Sulla fascia sinistra c’è l’altro dubbio di Inzaghi: Dimarco sta recuperando terreno su Carlos Augusto, che sembrava dovesse giocare dall’inizio. Ma non è ancora sicuro. L’allenatore interista scioglierà le riserve nelle prossime ore.
Nel reparto offensivo è vera bagarre. Sicuro di un posto da titolare c’è Taremi, uno che quando sente la musichetta della Champions, si esalta. L’iraniano con la maglia del Porto ha sempre fatto grandi cose nella massima competizione continentale e ci proverà anche con la casacca nerazzurra. Gli farà spazio Thuram, che ha giocato sempre in queste prime gare di stagione e ha bisogno di riposo, anche in vista della gara di sabato 5 ottobre contro il Torino, sempre al Meazza.
Ed eccoci al grande dubbio, Lautaro Martinez. Nell’ultimo allenamento è stato provato Arnautovic e, quindi, l’austriaco sembra in vantaggio sull’argentino, che in campionato si è finalmente sbloccato, dopo sei lunghi mesi, con la doppietta contro l’Udinese. Ma ora vuole anche tornare a segnare in Champions.
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