Calcio

Intelligenza artificiale nel calcio, Spagna pronta alla rivoluzione

L’Intelligenza Artificiale arriva sul campo dal calcio ed entra dalla porta principale. Rivoluzione in Spagna, dove le designazioni arbitrali saranno affidate alla IA. È questa la proposta allo studio durante le sessioni di lavoro della commissione arbitrale promossa dalla RFEF, di cui fanno parte anche il Comitato Tecnico degli Arbitri, la Liga e i club.

Intelligenza artificiale, cosa cambierebbe nel calcio spagnolo

Il provvedimento, ancora in fase di valutazione, è stato accolto con favore e potrebbe cambiare radicalmente il concetto di designazione arbitrale nel calcio spagnolo. La Liga ha presentato un rapporto dettagliato della proposta, che prevede di rendere dipendente dall’intelligenza artificiale la scelta degli arbitri chiamati a dirigere le sfide decisive per l’assegnazione del titolo, i posti in Europa e la lotta per non retrocedere. La nuova gestione affidata alla IA prevede che la designazione avvenga in base a una scrematura dei possibili candidati, in modo da generare due o tre profili ideali per dirigere il match. Dopo, sarà lo stesso algoritmo a suggerire quale sia il “prescelto”.

Abolito il criterio di territorialità

Nella riunione si è discusso anche della possibilità di abolire il criterio di territorialità introdotto nel calcio spagnolo negli ultimi decenni. Allo status quo, un arbitro appartenente a una determinata regione geografica o a una comunità autonoma non può dirigere una partita che vede in campo una squadra proveniente dal suo stesso territorio. Essendo una variabile di non poco conto per la IA, resta da capire se questo criterio verrà applicato dopo la rivoluzione. L’unica certezza è che nelle prossime settimane la Liga incontrerà i membri della CTA e altri esperti tecnici per verificare se lo strumento può essere sviluppato con una serie di criteri e statistiche. E quindi verificare se è fattibile utilizzarlo.

Anche la carriera affidata alla IA?

Anche la carriera degli arbitri potrebbe essere affidata alla IA. È stata infatti accolta con favore anche l’idea che la valutazione della stagione di ciascun direttore di gara sia gestita dall’intelligenza artificiale. Potrebbe essere dunque proprio l’IA a decidere chi è meritevole di proseguire ai massimi livelli, chi li debba raggiungere e chi invece non merita di farne parte. Chiaramente anche in questo caso tutte le “istruzioni” sarebbero redatte dal Comitato Tecnico degli arbitri che avrà sempre e comunque l’ultima parola. Di certo, con questo nuovo sistema, si potrebbero dissipare i dubbi e polemiche legate al famoso concetto di sudditanza. Non a caso, diversi club minori hanno immediatamente dato il loro appoggio.  Fra i big invece si registra l’ok del Real Madrid, spesso al centro di polemiche legate alle questioni arbitrali.

Pasquale Luigi Pellicone

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