E’ ormai questione di minuti: l’Italia Under 17 allenata da Carmine Nunziata è pronta a debuttare nel Mondiale di categoria in Brasile. Alle 21, infatti, gli azzurrini inizieranno il proprio cammino contro le Isole Salomone, piccolo territorio situato nell’arcipelago polinesiano. Per quanto sulla carta la tradizione di questo Paese non sia calcisticamente rilevante, i classe 2002 azzurri dovranno comunque portare attenzione verso l’avversaria che affronterà. Il calcio giovanile, specie quando si esce dalla dimensione europea, ha spesso riservato sorprese. Nulla, ad ogni modo, che debba mette in eccessivo allarme l’Italia, che nello scorso maggio si era laureata vice Campione d’Europa.
Nelle righe a venire, ad ogni modo, proveremo a sbilanciarci su chi- tra gli appartenenti al gruppo- possa essere meritevole di maggiore attenzione nel corso delle gare di capitan Panada e compagni. Prima, però, ricordiamo che tutte le sfide del torneo saranno seguibili sui canali Sky.
Elemento affidabile e particolarmente arcigno in fase di marcatura, sa farsi valere sia in fase di marcatura pura che nell’anticipo. Negli anni passati non risultava eccessivamente piacevole a vedersi, ma nell’ultimo periodo ha effettuato diversi miglioramenti anche nell’impostazione del gioco dalle retrovie. In estate ha sostenuto quasi tutto il pre-campionato con la prima squadra di Conte, che ha speso per lui parole importanti.
Elemento di punta del vivaio scaligero, può essere il prossimo prodotto del buon settore giovanile veneto, che negli anni passati ha portato nel calcio dei grandi diversi calciatori. La sua esplosione è avvenuta dopo l’inizio dell’anno nuovo, grazie soprattutto ad un Europeo da grande protagonista. Ad un fisico già da uomo associa una tecnica non di secondo livello, uno dei motivi che potrebbe portare il Ct a schierarlo come mezzala.
Bresciano “strappato” dalla Dea in giovanissima età, è il classico mediano in grado di abbinare quantità e qualità. Molto maturo sotto l’aspetto tattico, si disimpegna con ottima facilità sia sul lancio lungo che nello stretto. Negli anni ha mostrato anche buone medie realizzative, dovute anche alla buona capacità di trasformazione sui piazzati. E’ il capitano del gruppo sin dall’inizio del ciclo.
Probabilmente non sarà titolare, ma può essere il dodicesimo uomo in grado di scardinare gli equilibri delle gare. Oristanio ha infatti mostrato un ottimo impatto con la categoria Primavera, segnando anche due reti nelle sfide di Youth League. Dinamico e tendente a cercarsi spazi da sè sulla trequarti, se in giornata rischia di dare davvero pochi punti di riferimento ai difensori avversari. Nell’ottica di un futuro nel professionismo è da verificare per via di un fisico, ad oggi, non particolarmente massiccio.
Il titolare della trequarti dovrebbe essere lui, uno dei pretoriani di mister Nunziata, che ha sempre creduto in lui anche nel corso di qualche momento buio vissuto nei primi mesi della passata stagione. I suoi punti di forza sono un’ottima tecnica di base e la grande capacità di inserimento, abilità che lo hanno aiutato a segnare ben 6 reti in Nazionale nel corso della passata stagione. E’ uno dei tre ragazzi nati da genitori immigrati, al pari anche di Udogie, facenti parte del gruppo.
Va puntualizzato, peraltro, che l’Italia non disporrà di alcuni elementi importanti per svariate motivazioni. Se il bomber Sebastiano Esposito non è stato “liberato” dall’Inter dopo il brutto infortunio subito da Sanchez, l’attacco non potrà disporre neanche di Lorenzo Colombo. La frattura al quinto metatarso del piede destro ha infatti tolto dai convocati l’attaccante del Milan, autore di una doppietta nella finale dell’Europeo di maggio contro l’Olanda.
Nessun romanista- nonostante i giallorossi siano stati finalisti del campionato U17 della passata stagione- è stato invece convocato. Nella lista dei pre-convocati c’era il bravissimo terzino sinistro Calafiori, nell’ultimo periodo spesso in panchina con la prima squadra. Il ragazzo non è partito per il Brasile per via di alcuni problemi fisici pregressi: un anno fa aveva subito un gravissimo infortunio al ginocchio e, probabilmente, c’era il rischio di forzare eccessivamente la situazione (visto anche il programma di potenziamento che sta svolgendo a Trigoria sotto gli occhi dello staff medico del club). Di natura tecnica è invece la scelta riguardante l’esclusione di Edoardo Bove, che pure è elemento di assoluto interesse e finora positivo protagonista della formazione Primavera di Alberto De Rossi.
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