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Inghilterra-Scozia: per vincere ci vuole la testa

Il 3-0 dell’Inghilterra ai danni degli eterni rivali della Scozia è proprio una questione di testa: i Tre Leoni faticano nel primo tempo, ma riescono ad andare in vantaggio grazie al colpo di testa del ritrovato Sturridge. Nella ripresa le incornate di Lallana e Cahill concludono l’opera perfetta dei ragazzi di Southgate che possono festeggiare una vittoria che porta con sé delle conferme importanti.

I nuovi trascinatori

Se l’esperienza dell’Europeo aveva lasciato l’amaro in bocca a chi aveva puntato tutto sulla next generation inglese, Southgate sembra aver invertito la tendenza dando vita ad un’Inghilterra bella e vincente: il tecnico ad interim ha ridato fiducia a giocatori che, come Sturridge, avevano perso lo smalto di un tempo a causa dei tanti infortuni. L’attaccante in forza al Liverpool ha saputo sbloccare la partita nel momento più complicato, quando la Scozia sembrava dominare senza troppi sforzi. Il 4-2-3-1 di qualità schierato questa sera in campo ha dato i suoi frutti, con un mix di giovani talenti affiancati e supportati da giocatori dalla grande esperienza come Rooney, tornato finalmente padrone di un campo che sembrava non avere più posto per il suo storico capitano, e da piacevoli rivelazioni arrivate ormai alla consacrazione come Lallana, diventato ormai una pedina essenziale del Liverpool e della sua nazionale.

Anche l’Inghilterra ha i suoi difetti

La perfezione però resta uno status impossibile da raggiungere e questa Inghilterra, nonostante le ottime prestazioni che hanno portato i Tre Leoni in testa al girone, continua ad avere qualche difetto. Per un attacco ed un centrocampo che sembrano ormai consolidati, c’è una difesa che ancora soffre: contro la Slovenia sono serviti i miracoli di un rinato Hart per portare a casa il pareggio e anche questa sera la retroguardia di sua maestà ha mostrato più di qualche lacuna, mostrandosi poco compatta e facilmente penetrabile da giocatori rapidi e abili negli spazi ampi come gli attaccanti scozzesi. Un punto debole che potrebbe mettere a rischio qualche partita ma che, se rinforzato a dovere, potrebbe trasformare questa Inghilterra in una invincibile armata.

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