Il successore di Southgate può attendere. La settimana altalenante di Lee Carsley come allenatore ad interim dell’Inghilterra, sconfitto a Wembley con la Grecia e vittorioso in Finlandia non ha fatto altro che rimescolare le carte sul suo possibile successore. O meglio, su chi dovrà prenderne il posto da precario di lusso per guidare la nazionale inglese.
Carsley è stato nominato allenatore ad interim dopo le dimissioni di Gareth Southgate a luglio, in seguito alla sconfitta dell’Inghilterra contro la Spagna nella finale di Euro 2024, con l’idea di mantenere l’incarico per tutto l’autunno. E tutto lascia credere che la scadenza possa essere rispettata: il cammino dell’Inghilterra, esaurita la Nations League, ci si augura con un ritorno in Lega A, riprenderà nel prossimo anno.
A quel punto il suo compito, anche abbastanza semplice, almeno sulla carta, potrà dirsi concluso, così come un arco di tempo abbastanza ampio per valutare chi siederà in panchina in vista della prima giornata di qualificazioni alla Coppa del Mondo, in programma a marzo del 2025. Del resto, non ci sono alternative, almeno nell’immediato. Anzi, neanche troppo in fondo, c’è la speranza che Carsley possa seguire le orme di Southgate, trasformandosi da CT ad Interim ad allenatore della nazionale per evitare un lungo nonché costoso casting.
Il sostituto di Carsley dovrà essere un nome eccellente, questa volta in grado di mettere d’accordo la critica e non generare quel costante vespaio mediatico che ha accompagnato la gestione Southgate, mai davvero universalmente riconosciuto come l’uomo giusto al posto giusto. La FA ha sempre chiarito di volere al comando il migliore, ovvero Pep Guardiola. È ampiamente riconosciuto come uno dei più bravi allenatori in circolazione e soprattutto è in scadenza di contratto con il Manchester City che potrebbe lasciare a fine stagione. L’alternativa è stata, per qualche giorno, Thomas Tuchel, prima che dall’entourage dell’allenatore tedesco arrivasse la smentita.
Difficile che gli inglesi, in generale, accettino un allenatore straniero che non sia Guardiola. Ancora più complicato che sia ancora un inglese: dopo le polemiche che hanno sommerso Southgate, nessuno vuole assumersi la responsabilità di sedersi una pancina così scottante.
E comunque, al netto delle esitazioni, fra i possibili candidati non si vedono profili in grado di avere il fisico del ruolo. Non lo ha Eddie Howe, né Graham Potter. Qualunque sia la scelta, è evidente che sarà rimandata al prossimo anno, dunque l’unica certezza è che Carsley resterà ancora per un po’ al suo posto e nel frattempo ci si potrà ancora divertire a giocare al toto allenatore anche nei prossimi mesi.
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