Gareth Southgate è al passo d’addio. Non è il momento di decidere, per sua ammissione, ma la volontà conta fino a un certo punto. Il contratto scade a dicembre e la sensazione è che difficilmente la FA, pur con tutto il rispetto dovuto a un tecnico capace di centrare due finali Europee, gli concederà un terzo tentativo. È dunque caccia aperta al successore.
Uno dei possibili successori di Gareth Southgate è Graham Potter. Ironizzando, servirebbe una magia per rompere il sortilegio di una Inghilterra mai vincente dal 1966 in poi, ma il profilo dell’ex tecnico del Chelsea potrebbe essere l’ideale per rilanciare una squadra prosciugata nelle forze e nella testa. L’ex allenatore dei Blues è stato contattato da squadre del calibro di Lione, Ajax e Leicester, ma ha sempre rifiutato ogni proposta. L’alternativa è Frank Lampard, sinora un po’ sfortunato da allenatore di club ma con il carisma e il coraggio necessario per accettare la sfida impossibile. I giocatori lo accetterebbero immediatamente. A spingere per le loro candidature potrebbe essere l’ala conservativa della Football Association, dove esistono però diverse sacche a favore della internazionalizzazione del commissario tecnico.
In Federazione sarebbero anche pronti a rompere (fra l’altro è già accaduto con Fabio Capello e Sven Goran Eriksson) una delle tradizioni legate alla “proprietà” autoctona della panchina della nazionale inglese specialmente se arrivasse qualche top manager dall’estero o dalla stessa Premier. In questo senso, le opzioni non mancano. La prima è legata a Jurgen Klopp, attualmente disoccupato dopo aver chiuso uno straordinario e forse irripetibile ciclo a Liverpool. Nelle scorse settimane il tecnico ha declinato l’offerta della nazionale statunitense, ma potrebbe essere tentato dall’incarico in Inghilterra, se dovesse presentarsi l’occasione. La sfida è stuzzicante: dopo aver conquistato i tifosi e i giocatori inglesi durante la sua permanenza ad Anfield con una storica vittoria in Premier, potrebbe ripetersi in nazionale.
Pochettino ha lasciato il Chelsea e tutti avrebbero scommesso sul suo nome come sostituto di Erik ten Hag al Manchester United , ma i Red Devils hanno preferito l’olandese. Pochettino ora è senza lavoro, ma il mese scorso ha concordato un risarcimento di 10 milioni di sterline con i Blues, il che significa che potrebbe essere in lizza per l’incarico in Inghilterra, se dovesse presentarsi. E poi c’è il sogno: Pep Guardiola. Non ha bisogno di presentazioni. Il suo contratto con il Manchester City è ancora valido per un anno. Se l’Inghilterra fosse disposta a nominare un allenatore ad interim entro quella data, Guardiola potrebbe essere il candidato ideale. L’unico dubbio è legato alla sua adattabilità come selezionatore, mestiere diverso dall’allenatore ma chi avrebbe il coraggio di dire no al tecnico del City?
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