Lee Carsley ha giocato d’azzardo e ha perso malissimo la sua scommessa: Inghilterra sconfitta 1-2 a Wembley, il tempio del calcio è violato dalla Grecia. È buio pesto in Inghilterra, dove la nazionale tocca uno dei punti più bassi della storia recente: arriva la prima sconfitta in Lega B di Nations League, ma non solo. Si tratta anche della prima vittoria in assoluto della nazionale ellenica dopo 10 tentativi andati a vuoto.
Quanto basta e avanza per mettere in discussione il CT, accusato, senza mezzi termini, di aver giocato e perso la sua partita a dadi con la sorte. Il commissario tecnico, considerata l’assenza di Kane, ha provato l’esperimento del falso nueve, miseramente fallito: i Tre Leoni, schierati con Bellingham falso nuove, Foden, Bukayo Saka e Anthony Gordon alle spalle e Cole Palmer a centrocampo hanno concesso prima le occasioni e poi la partita alla Grecia. Dopo aver raggiunto avventurosamente il pari, fra l’altro rimangiandosi le scelte durante la gara, Carsley aveva due strade prima dei minuti di recupero. Accettare il risultato o cercare una rimonta difficile. Ed è arrivato un Ko che trasforma un esperimento da geniale a fallimentare in appena 90’. Facile criticare a risultato acquisito, ma altrettanto innegabile che la linea fra il coraggio e il velleitario è sottile e il CT ad interim l’ha ampiamente superata, confidando nelle debolezze dell’avversario. Anche in Lega B di Nations League, però, non esistono squadre materasso e Carsley è andato a sbattere pesantemente sul pavimento.
La sensazione è che il periodo ad “interim” di Carsley sia breve quanto un interregno in attesa dell’elezione di un nuovo re. L’incoronazione come erede di Southgate, comunque non rimpianto, giusto per non creare confusione, è rimandata probabilmente a mai. Anche perché è stato lo stesso tecnico a tirarsi fuori da ogni possibile situazione scomoda. Con ogni probabilità non è ancora arrivato il momento di prendere decisioni irreversibili, anche perché fra pochi giorni l’Inghilterra dovrà affrontare la Finlandia ed è comunque una buona occasione di riscatto. Al netto del risultato che maturerà ad Helsinki Carsley, ha comunque già chiarito di non aver mai dato per scontato che il ruolo di commissario tecnico gli sarebbe toccato di diritto, anzi ha lasciato addirittura intendere che sarebbe stato contento di tornare a lavorare con l’Under-21. Una nuova sconfitta lo accontenterebbe, ma è altrettanto verso che metterebbe nei guai una Federazione e una nazionale che vivono un paradosso. Hanno calciatori straordinari e nessun allenatore capace di assemblarli.
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