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In serie A nessuno è davvero al sicuro: basterebbe poco per stravolgere la classifica

In vetta c’è il Napoli. Dopo la brutta caduta all’esordio con il Verona, non ha più perso. A seguire la Juventus a 12, poi il trio composto da Milan, Inter e Torino a 11 punti

Sono passati 13 anni da quando si è vista, per l’ultima volta, una classifica così corta dopo sei giornate di campionato. Adesso in testa c’è il Napoli di Antonio Conte, che vuole approfittare della sua stagione senza coppe europee. Le distanze sono minime, eppure gli azzurri possono contare su un calendario più favorevole nel prossimo mese. È un torneo in equilibrio, mai visto così. Non c’è ancora un vero e proprio padrone. Intanto, in vetta c’è il Napoli appunto. Dopo la brutta caduta all’esordio con il Verona, non ha più perso. A seguire la Juventus a 12 che non ha ancora subito un gol, poi il trio composto da Milan, Inter e Torino a 11 punti; Empoli, Lazio e Udinese ne hanno raccolti 10, la Roma invece 9.

Vlahovic, Juventus
Vlahovic, Juventus | ansa @Luca Zennaro

Soltanto nella stagione 2008-09 le prime nove squadre della serie A erano ancora più raccolte. La Lazio di Delio Rossi, l’Udinese di Pasquale Marino e l’Inter di José Mourinho guidavano in vetta a quota 13 punti. Palermo e Atalanta inseguivano a 12, poi Napoli e Catania a 11 e Milan e Fiorentina a 10. Tutte in tre punti. Mentre nel 2011 si è verificata la stessa situazione attuale, cioè con le squadre dalla prima alla nona posizione racchiuse in quattro lunghezze. La classifica dell’epoca recitava: Juventus e Udinese 11; Napoli, Palermo e Cagliari a 10; Roma, Lazio e Chievo a 8; Fiorentina e Genoa a 7. Ma vediamo come stanno le big di vertice.

Napoli, 13 punti

Dopo aver vinto lo scudetto nel 2023 con Luciano Spalletti, un’attesa durata 33 anni, nel 2024 c’è stato il crollo con tre allenatori cambiati. A causa delle scelte sciagurate del suo presidente, Aurelio De Laurentiis. Però, agli errori si può rimediare e quest’anno ha puntato su Antonio Conte, la certezza delle certezze. Debutto disastroso al Bentegodi, poi zero sconfitte nelle altre cinque gare, E ora Como, Empoli e Lecce: le prossime tre gare del Napoli. C’è margine per tentare la prima vera fuga stagionale

Juventus, 12 punti

Al secondo posto, a una sola lunghezza dal Napoli, c’è la Juventus di Thiago Motta, che sogna in grande. Vuole tornare a vincere lo scudetto, cosa che non accade dal 2020 con Maurizio Sarri in panchina. I bianconeri non hanno mai perso: tre vittorie e tre pareggi. Ma cosa più importante: la Vecchia Signora non ha mai preso gol. Thiago Motta deve gestire la squadra in base anche agli impegni di Champions: affronteranno Lipsia, Cagliari, Lazio, Stoccarda e l’Inter. Potrebbe essere il primo grande momento della verità per la Juventus.

Milan, 11 punti

La vittoria del derby ha ridato morale, fiducia e consapevolezza al Milan, nonostante la sconfitta di Champions League in casa del Bayer Leverkusen. Ma quella è un’altra competizione e, quindi, è un’altra storia. Adesso i rossoneri cercano continuità contro la Fiorentina in trasferta, l’Udinese, il Bruges e il Bologna al Dall’Ara, prima del big match con i l Napoli. Una sfida che rappresenta il check-point per questo avvio di stagione. Che sarà affrontata con il derby vinto e la consapevolezza di poter fare bene.

Milan, esultanza
Milan, esultanza | ansa @Daniel Dal Zennaro

Inter, 11 punti

In Champions, dopo la Stella Rossa ci sarà lo Young Boys. Invece, diverso è il discorso in campionato, dove gli avversari sono ben più temibili: Torino, Roma e poi la Juventus, prima della trasferta di Empoli nell’infrasettimanale.

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