La Roma a Leverkusen sarà chiamata a un’impresa impossibile: ribaltare il 2-0 dell’andata. Non sarebbe, però, la prima rimonta in Europa per i capitolini: ecco quali sono i casi più emblematici
Giovedì 2 maggio, allo stadio Olimpico di Roma, la squadra capitolina ha perso con il risultato di 2-0 l’andata delle semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen, la squadra tedesca che quest’anno sta stupendo tutti. I tedeschi, allenati da uno stratosferico Xabi Alonso, infatti, sembrano essere davvero invincibili quest’anno: sono ben 48 le partite consecutive senza sconfitte per le Aspirine, condite dalla vittoria della Bundesliga, la finale di DFB Pokal e, appunto, il quasi certo approdo in finale di Europa League. La Roma, quindi, sarà chiamata a compiere una vera missione impossibile giovedì alla BayArena di Leverkusen, ma non sarebbe la prima volta per i giallorossi in Europa. Ecco le rimonte della Roma nelle coppe europee.
Ci vorrà la miglior Roma possibile per realizzare quella che è a tutti gli effetti un’impresa quasi impossibile: il risultato dell’andata pone, infatti, il Bayer Leverkusen in una posizione di discreta tranquillità, ovvero quella di avere due reti di vantaggio, tale da permettere agli uomini di Xabi Alonso di gestire il risultato e mettere in ghiaccio la partita senza troppe difficoltà.
I giallorossi, chiamati alla missione rimonta, dovranno quindi cambiare qualcosa rispetto all’andata e disputare una prova coraggiosa, nella quale De Rossi e compagnia avranno l’obbligo di fare il possibile per sfruttare tutta la qualità a loro disposizione, cercando di impensierire la retroguardia dei tedeschi e rimontare i due gol di svantaggio dell’andata per andarsi a riprendere il trofeo che l’anno scorso è sfuggito proprio all’ultimo: l’Europa League.
Uno dei dati più negativi e che donano un tono di pessimismo al tutto è sicuramente quello della serie di imbattibilità delle Aspirine: ben 48 partite senza perdere, una stagione intera tra sole vittorie e pareggi. Un dato positivo, invece, è che non è la prima volta in cui la Roma si trova in una situazione del genere in una competizione europea, motivo per cui c’è bisogno di crederci anche questa volta. Vediamo tutte le rimonte impossibili dei giallorossi in Europa.
Per trovare la prima rimonta europea dei giallorossi è necessario tornare indietro nel tempo di quasi 90 anni: al 1936, in occasione di Roma-Rapid Vienna, valevole per la Coppa dell’Europa Centrale. La Roma sconfigge il Rapid Vienna per 5-1 al ritorno degli ottavi della competizione dopo aver subito una sconfitta per 3-1 all’andata al Prater di Vienna. La Roma compie qui la sua prima rimonta europea a Campo Testaccio. Serantoni segna due gol, c’è un autogol di Tauschek e le firme di D’Alberto e Subinaghi completano il risultato.
Sicuramente la prima rimonta impossibile che viene in mente ai tifosi giallorossi di lunga data è Roma-Dundee, valevole per la semifinale di Coppa dei Campioni della stagione 1983/84, poi terminata con la sconfitta per la Roma in finale, ai calci di rigore, contro il Liverpool, proprio all’Olimpico. Il ritorno della semifinale, però, è un ricordo più che dolce per i giallorossi: dopo la sconfitta in Scozia per 2-0, i capitolini, grazie a una prova d’orgoglio unica e a uno Stadio Olimpico gremito fino all’ultimo posto, riescono a ribaltare il risultato e a vincere per 3-0 grazie alla doppietta del bomber Pruzzo e al gol dell’indimenticato capitano Agostino Di Bartolomei.
Quella di cui stiamo per parlare è la prima (e per ora unica) volta in cui la Roma è riuscita a ribaltare una sconfitta in casa. A ottobre del 1988, infatti, si gioca il ritorno dei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa a Norimberga, dopo che i giallorossi, in casa, hanno perso per 1-2. La squadra giallorossa, guidata da Nils Liedholm, si presenta al Frankenstadion il 12 ottobre sotto una pioggia di critiche a causa di un avvio di campionato deludente, prestazioni poco convincenti e l’assenza di una formazione titolare chiara. Questo, però, non ferma i giallorossi, i quali con i gol di Völler, Policano e Renato Portaluppi ribaltano il risultato dell’andata e volano ai sedicesimi di Coppa UEFA.
Il 10 aprile 2018 segna un capitolo indelebile nella storia della Champions League e del calcio italiano. In quell’epico incontro, la Roma, spesso vittima di sonore sconfitte nel torneo europeo, compie un’incredibile impresa contro il Barcellona, entrando negli annali di questa competizione. Ma partiamo dall’inizio. Sotto la guida di Eusebio Di Francesco, la Roma della stagione 2017/18 supera il proprio girone nonostante avversari del calibro del Chelsea di Antonio Conte e dell’Atlético Madrid del Cholo Simeone. Agli ottavi di finale incontra gli ucraini dello Shaktar Donetsk, e anche qui la Roma riesce a ribaltare il risultato dell’andata e passa ai quarti di finale, dove ad attenderla c’è il Barcellona. Anche se la partita dandata al Camp Nou inizia con speranze e azioni positive da parte della Roma, il Barcellona degli alieni sembra essere invicibile: in Spagna termina 4-1, e il gol di Dzeko, in quel momento, sembra solo essere il più classico dei gol della bandiera.
Arriviamo, però, al 10 aprile, a Roma l’atmosfera è strana, quasi “elettrica” dirà qualcuno. Il risultato non si può ribaltare, non contro quel Barcellona, ma allora cos’è questa tensione così particolare? Quella sera viene data una risposta a questa domanda.
La Roma di Di Francesco cambia molto: il modulo non è il classico 433, ma un 352 molto aggressivo, che lascia trasparire la voglia di non mollare. L’Olimpico è una vera e propria bolgia, e il primo gol di Dzeko non può fare altro che alimentarla. Il Barcellona sembra aver mollato la presa, non sembra in grado di reagire, e i giallorossi ne approfittano. Prima il gol su rigore di capitan De Rossi porta la Roma a -1 dal sogno, e poi il colpo di testa di Manolas al minuto 83 porta la Roma in paradiso e alle semifinali di Champions League. Sarà proprio in semifinale contro il Liverpool (con un’altra incredibile rimonta sfiorata) che i giallorossi concluderanno la propria stagione in Europa, ma quel 10 aprile non verrà mai dimenticato non solo dai tifosi della Roma, ma da tutti gli appassionati di calcio.
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