Il West Ham continua a puntare in alto: forse nessuno pensava di vederli ancora lì alla fine della stagione, ma gli Hammers non mollano la presa sul quarto posto e sulla Champions League, il grande obiettivo di questo campionato. E la partita della svolta potrebbe essere proprio lo scontro diretto vinto contro il Leicester.
A discapito di Chelsea, Liverpool e Tottenham, il West Ham ha mantenuto un’impressionante costanza di rendimento durante tutto l’anno, una condizione inaspettata per la più bella sorpresa di questa Premier League. E di certo l’apporto di Jesse Lingard è stato fondamentale per riuscire a restare al passo delle più grandi d’Inghilterra. Da quando ha messo piede a Londra l’ex Manchester United non si è più fermato, ritrovando fiducia in se stesso e nel gol come non avveniva ormai da troppo tempo. 8 reti in 9 partite sono la testimonianza dello straordinario impatto avuto dall’attaccante, l’arma in più che gli Hammers hanno sfoderato per resistere agli assalti delle avversarie.
E non stupisce che a decidere la partita contro il Leicester sia stata proprio la sua doppietta arrivata nel primo tempo. Due tiri di destro, due sentenze che hanno steso le Foxes, risvegliate troppo tardi dalla doppietta dell’altro redivivo, Kelechi Iheanacho, eletto miglior giocatore del mese di marzo di tutto il campionato. Il merito però non è tutto di Lingard: Moyes ha costruito un West Ham solido, capace di segnare tanto e di non soffrire troppo la pressione sulla difesa, punto debole della squadra che però non ha mai pesato tanto nel bilancio delle vittorie. Ma una delle sorprese più belle di questo club è la seconda giovinezza calcistica di Aaron Cresswell, classe ’89 che corre e lotta su ogni pallone come se fosse un ragazzino. E in quella che è a tutti gli effetti una delle migliori stagioni della sua carriera ha già servito 7 preziosissimi assist giocando da terzino, più di Sterling, Werner e Firmino.
Gli Hammers possono ancora sognare una clamorosa qualificazione alla prossima Champions League e ad aiutarli in questo piccolo miracolo c’è un calendario piuttosto favorevole da qui alla fine del campionato. Tra le big manca soltanto il Chelsea da affrontare, in casa tra l’altro, seguito dallo scontro diretto con l’Everton e da partite sulla carta abbordabili per i londinesi che ormai si sono lasciati alle spalle la parte più difficile della stagione.
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