Non si è ancora concluso il turno di Liga, ma siamo già alla vigilia del prossimo: con l’infrasettimanale che incombe e l’attesa per il monday night con il Barcellona in campo, è difficile fare stime su una Liga ancora indecifrabile, ma le sensazioni che arrivano dopo questa quarta giornata sembrano apparecchiare la tavola per una sfilata sulle vie di Madrid.
La lotta al titolo tutte dentro la capitale, uno scenario aspettato che però potrebbe regalare sensazioni opposte rispetto a quanto si è pubblicizzato nelle prime settimane: in attesa di capire che peso dare alla stagione del Barça, Real e Atlético si lanciano sfide a distanza, con i Blancos di Ancelotti che però completano un doppio sorpasso tra la classifica reale e quella delle gerarchie delle favorite.
Se, forse un po’ ammaliati da un mercato di grandi nomi e poco criterio, l’Atlético era stato messo in cima alla lista delle favorite della Liga di quest’anno, adesso appare più credibile la candidatura merengue, decisamente più convincenti in queste prime settimane. Sono sensazioni che cambieranno spesso durante la stagione, anche perché con ogni probabilità il Real non ha nelle sue cartucce una stagione da 95 punti e avrà sicuramente delle flessioni legate soprattutto a una difesa ancora da registrare, ma per quanto visto fin ora la squadra più forte e attrezzata sembra essere proprio quella vestita in bianco.
Le vittoria contro Inter e Valencia arrivate in settimana sono state una bella dichiarazione di forza. squadra vigile e concreta fino all’ultimo minuto, capace di portarsi a casa 6 punti con azioni costruite nel pieno finale di gara dopo aver saputo soffrire. Il Real sta sfruttando la spettacolare gestione mentale di Carlo Ancelotti che, pur non avendo dato ancora un’impronta nitida al gioco, sa leggere le situazioni in corso d’opera meglio di chiunque altro. Poi sono gli interpreti a fare la differenza e se quegli interpreti si chiamano Vinícius e Benzema è molto più probabile che alla fine si vinca: i due si trovano, segnano su assist dell’altro, non compaiono mai in momenti banali.
Se per Benzema non è una sorpresa, trovare il brasiliano in questa forma sotto porta è certamente l’upgrade più importante che il Real Madrid potesse fare, visto che a oggi nessun esterno è stato così impattante quanto lui in giro per l’Europa. Occhio però a dare per spacciato l’Atlético, che nelle ultime settimane ha preso a picconate la propria reputazione con una prova peggiore dell’altra: dal pari fortunoso col Villarreal alla contestata vittoria con l’Espanyol, a cui si sono aggiunti lo sciapo pari di Champions col Porto e il terribile 0-0 contro l’Athletic.
Le sembianze dello squadrone la squadra di Simeone proprio non riesce ad averle, sembra dare il meglio solo quando deve rispecchiare la sua classica identità. Atteggiamenti che non possono premiare se non con una fuga come quella dello scorso anno, poi quasi vanificata, ma che con un Real così è difficilissima da attuare. Ci sarà tempo e modo per cambiare opinione e con ogni probabilità l’unica alternativa al Real sarà l’Atlético, soprattutto se la quota titolo dovesse essere ben superiore agli 80 punti. In ogni caso stasera ci aspetta l’ultimo acuto della giornata, il ritorno in campo del Barcellona, costretto a mandare segnali per far sì che la Liga non si giochi solo a Madrid.
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