Guai a dare per scontato qualcosa nella Liga di quest’anno. Ogni certezza può svanire nel giro di una settimana e anche i verdetti più indirizzati rischiano di essere ribaltato in tempo record: l’Atlético delle primissime partite sembrava una squadra destinata a ripetere le stagioni anonime degli anni passati e si è poi trasformata nella dominatrice del campionato, ma quando ha dato l’impressione di avere la Liga in pugno ha cominciato a ripetere le brutte prove viste gli anni scorsi riportando dentro Barcellona e Real Madrid che da derelitte sono tornate in piena corsa e adesso anche con parte dei favori del pronostico.
Viene complicato sbilanciarsi in uno scenario così difficile da decifrare, perché oggi verrebbe da dire che l’Atlético Madrid, per quanto ancora in testa, non sia la favorita numero uno per il successo finale, nonostante nel prossimo weekend ci sia il Clásico tra Real e Barça a Valdebebas. Come detto più volte è una squadra che fatica a far coincidere risultati e prestazioni, ma nella disfatta di Siviglia non si è visto né uno né l’altro: smarrita la vena realizzativa di Luis Suárez, l’Atlético è tornato quello dello scorso anno, poco continuo nei risultati, poco vincente e poco brillante, la classica incompiuta che sul lungo periodo conosce bene la strada per smarrirsi. Difficile capire quale die due volti stagionali possa essere quello della parte finale di campionato, se sia possibile recuperare l’impostazione dominatrice o se invece ci sia un progressivo adeguamento a questi standard che porterebbero alla clamorosa perdita di una Liga che sembrava già in cassaforte.
Il Real ha già approfittato di questo passo falso, andandosi a prendere una vittoria abbastanza scontata contro l’Eibar. La squadra di Zidane aveva un turno favorevole ma inserito in una settimana bollente in cui dovrà affrontare prima il Liverpool e poi il Barcellona, con il rischio di sprecare tante forze nervose e fisiche. Zizou ha operato qualche cambio e per ora opera in disparte cercando di evitare pressioni: in fondo la sua squadra è terza in classifica, ma solo a -3 dal primo posto e in caso di vittoria nel Clásico potrebbe tentare di replicare lo strepitoso finale dello scorso anno. Non sono i più in forma del lotto, ma sicuramente devono essere temuti, perché da sabato prossimo in poi non avranno più alcuno scontro diretto.
E poi c’è il Barcellona, che clamorosamente è diventata la favorita per la vittoria finale. Una squadra a cui sono state appiccicate etichette pesantissime, spesso anche meritate, ma che è riuscita a non tirarsi fuori dalla lotta per il titolo. Dal potenziale -13 alla possibilità di andare a -1 dal primo posto con uno scontro diretto in casa ancora da giocare, rimonta perfetta di una squadra che adesso sembra essere la più solida di tutte. La nuova formazione con De Jong nei tre di difesa ha dato enorme vitalità a questa rosa che attacca in massa e sembra non dover temere nessuno: da quella notte col Psg è cambiato veramente tutto e in caso di vittoria stasera col Valladolid avremmo una classifica assurda, con Barça a -1 e Real a -3 dall’Atlético. Il tutto quando mancano pochissime giornate e due sfide incrociate fra le squadre: il campionato è decisamente esploso, ora bisognerà capire chi riuscirà a spuntarla in una Liga sempre più impronosticabile.
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