Solitamente la notizia in Liga era quando nessuna delle tre sorelle del calcio spagnolo trovava la vittoria, ma in questa stagione così particolare e ricca di inciampi è addirittura una novità che Atlético, Real e Barcellona abbiano vinto contemporaneamente.
E sono vittorie pesanti perché per una volta in Liga la sensazione è che gli equilibri si siano definitivamente ristabiliti: l’Atlético amministra il suo vantaggio, vince una partita complicata in casa del Granada e vede sempre più vicino il traguardo del ritorno al titolo dopo 7 stagioni. Qualcosa di difficile da immaginare dopo le deludenti scorse stagioni, ma quanto mai credibile in un’annata del genere dove tutto sembra filare liscio: anche perché la partita col Granada rischiava seriamente di riaprire la Liga e un secondo passo falso consecutivo avrebbe gettato qualche minima ombra sulla credibilità dell’arrivo in solitaria dei Colchoneros, peraltro in concomitanza del ritorno della Champions League. Allarme rientrato in fretta, stavolta senza l’ausilio di Suárez ma del suo nuovo gemello Marcos Llorente, la seconda arma più decisiva della stagione del Cholo.
E per una volta all’Atlético hanno risposto sia Barça che Real Madrid in maniera decisamente convincente. Koeman può finalmente ritenersi soddisfatto del proprio lavoro, anche perché ciò che aveva in mente ha trovato una sua concretizzazione in campo e lo si vede sotto tanti aspetti. Il più convincente è l’esplosione di Trincao nelle ultime due partite, passato dall’essere l’eterno subentrante poco incisivo all’arma in più anche in zona gol con tre belle reti nelle ultime due gare. Chiaro, a incidere sul rendimento della squadra c’è anche il cambio di passo di Lionel Messi, tornato a decidere le partite con giocate e gol da fuori che fanno capire se ce ne fosse davvero il bisogno quanto il Barcellona dipenda ancora da lui nonostante tutto l’accaduto di questi ultimi mesi.
Nel turno che riscopre l’autorità delle tre sorelle della Liga su tutto il resto della compagnia, la vittoria più sorprendente è quella del Real Madrid. E non perché fosse complicato battere il Valencia, con tutto che visto il 4-1 dell’andata a Mestalla la gara non era affatto scontata, ma perché gli infortuni che stanno decimando la squadra di Zidane non hanno avuto il minimo effetto su una partita dominata dal primo all’ultimo secondo. La nota negativa è che la lista degli indisponibili si è espansa invece di ridursi, visto che a far compagnia in infermeria a Ramos, Marcelo e Hazard si è aggiunto anche un pezzo chiave come Carvajal. Tuttavia la prova è una di quelle che arrivano spesso quando la squadra è in emergenza: se c’è bisogno di vincere, il Real di Zidane vince, anche senza problemi. E l’Atalanta dovrà dare un occhio di riguardo anche a Mendy, che in questo momento è uno dei terzini più devastanti del calcio europeo.
L’effetto di questo scossone è devastante, anche perché solo il Siviglia sta reggendo l’urto. La squadra di Lopetegui tiene il passo delle tre sorelle a un solo punto dal Barcellona e ne ha già messi 7 tra sé e la zona Europa League, peraltro con una giornata in meno nei confronti di chi segue. Il trenino Champions ormai è segnato, bisognerà capirne solamente l’ordine, anche se con un Atlético così lanciato, mettere in fila gli altri tre posti avrebbe una rilevanza davvero minima.