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Il Trono di Spagna: cosa succede alle spagnole in Europa?

Il turno di campionato di questo weekend, ancora in corso visto che in serata scenderanno in campo Real Madrid e Real Sociedad, ha provato a nascondere il doppio blocco di coppe europee che ha visto protagoniste le squadre spagnole, reduci da un forte ridimensionamento soprattutto ai livelli più alti. La Liga è il campionato dal miglior ranking e non solo grazie allo status di Real Madrid e Barcellona, ma anche per ottime cavalcate avute negli scorsi anni da altre rappresentati, tra cui la certezza Siviglia.

Quest’anno però lo scenario è decisamente più complicato tanto che la Champions rischia di perderne tre su quattro, e ancora non si ha la certezza del passaggio del Real, mentre l’Europa League ha già dovuto rinunciare alla Real Sociedad uscita da sfavorita ma comunque con un punteggio veramente punitivo contro il Manchester United.

Ma come succede alle spagnole in Europa? Chiaramente non va preso tutto alla lettera, ossia una flessione delle top del campionato non significa che la Liga si sia indebolita rispetto al passato, ma cercando di contestualizzare il tutto è chiaro che a oggi immaginare una rappresentante del calcio spagnolo nella prossima Supercoppa Europea è abbastanza complicato, per quanto in controtendenza con gli ultimi anni, visto che nel decennio passato solo in due occasioni (2013 e 2019) la Liga non ha visto una sua squadra vincere almeno una delle due coppe.

Se si dovesse per forza puntare su una vincente la più credibile sarebbe il Real Madrid. La squadra di Zidane viene da una stagione complicata e viziata dalle tante assenze, ma è innegabile che la rosa a disposizione se la possa giocare con chiunque. Il turno con l’Atalanta si è indirizzato bene per quanto non sia ancora chiuso, ma a lasciare delle incertezze è il fatto di non aver avuto una continuità in questa stagione ma di aver vissuto sempre momenti molto positivi alternati a pause di risultati. Nelle grandi gare ha sempre dato qualcosa in più e ne è uscita benissimo, ma per misurarsi contro le primissime del settore, ossia Bayern, City e PSG, occorre un ulteriore step in più, possibilmente con meno infortunati rispetto all’infinita lista attuale.

La vera delusione del turno europeo però è stato l’Atlético Madrid, arrivato al momento più importante della stagione nel peggior periodo di forma. Non che il cammino europeo fin qui fosse stato trionfale, visto che il girone nonostante si fosse giocato nel periodo di exploit in Liga, era rimasto in bilico fino all’ultima partita e nel confronto diretto col Bayern d’andata, quello più importante, il passivo era stato decisamente largo. Ci sono delle possibilità di rimontare contro il Chelsea, ma l’atteggiamento ancora attendista pur giocando contro una squadra non candidata alla vittoria finale, fa riemergere vecchi limiti di atteggiamento nelle partite che contano di più, riscontrati anche nel derby con il Real in Liga.

Ma se Atlético e Real hanno ancora possibilità, minime o buone che siano, di passare il turno, le spagnole che rischiano seriamente l’eliminazione sono Siviglia e Barcellona. Il Siviglia è stato una vera e propria delusione: una squadra abituata a vincere le sfide a eliminazione diretta e reduce da uno splendido momento di forma, ha vissuto una sconfitta pesante con il Borussia Dortmund che ha portato a difficoltà anche in campionato vista la sconfitta senza appello dell’ultimo turno con il Barcellona. L’obiettivo dei quarti di finale anche considerando il sorteggio più che favorevole da non testa di serie, era ampiamente alla portata considerando anche le difficoltà dei tedeschi in questa stagione, ma a mancare è stato proprio il DNA europeo del Siviglia, costretto alla grande rimonta in Germania. Per quanto riguarda il Barcellona invece il passivo è pesantissimo e l’immagine lasciata dalla sfida col PSG sembra parlare chiaro, soprattutto per il crollo psicologico dopo l’1-2: fino alla situazione di pareggio infatti la gara era stata anche complessivamente equilibrata e i blaugrana potevano persino recriminare per una mancata espulsione di Gueyé e per un rigore non dato per una mano di Kean, ma il crollo verticale dell’ultima mezz’ora ha taciuto ogni polemica arbitrale vista la supremazia della squadra guidata da Mbappé.

Infine veniamo al blocco Europa League, che ne esce decisamente meglio rispetto a quello Champions: due spagnole hanno raggiunto gli ottavi di finale e anche brillantemente. Il Granada addirittura a sorpresa contro il Napoli, con l’aggiunta anche di un sorteggio favorevole in ottica qualificazione ai quarti; il Villarreal invece ha domato un Salisburgo pericoloso ma mai realmente in corsa per la qualificazione, anche sfruttando le letture di un Emery sempre maestro di queste sfide da dentro o fuori. A far male però è l’eliminazione della Real Sociedad: non tanto per l’uscita dal torneo in sé, che contro il Manchester United è anche plausibile, ma per le modalità, visto che il discorso qualificazione è crollato già nella gara d’andata con un pesantissimo passivo di 4 reti.

Complessivamente il blocco delle spagnole esce ridimensionato da queste prime settimane di coppe, ma avrà la possibilità di rifarsi prima della sosta nazionali con l’obiettivo di portare quattro squadre ai quarti di finali delle due coppe. Numeri che per il campionato di riferimento del ranking sarebbero una giusta risposta a una stagione fin qui poco esaltante.

Simone Gamberini

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