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Il River Plate di Demichelis consolida il suo primato

Per ora chi pensava che Martín Demichelis potesse in qualche modo soffrire il peso di una grande eredità come quella di Gallardo si sta sbagliando di grosso: è normale dopo un’era così trionfale come quella del Muñeco avere paura di un grosso flop dovuto ai forti paragoni col passato, ma per il momento l’ex difensore del Bayern ha saputo raccogliere e sfruttare il grande materiale lasciato dal suo predecessore.

E non è un caso che dopo 9 giornate di campionato i Millonarios siano la squadra in vetta alla classifica e sostanzialmente la principale candidata al titolo finale, in assenza della consueta “lepre” di inizio stagione che scappa e puntualmente viene raggiunta e superata da una delle big. Il successo contro l’Unión di Santa Fe raggiunto nella notte certifica la superiorità della squadra di Demichelis rispetto a gran parte della concorrenza, soprattutto quella del cuore e dei bassifondi della classifica che hanno forti difficoltà a competere anche per via del campionato a 28 che amplifica il gap tra le prime e le ultime.

E infatti al Monumental, per quanto il risultato finale sia un modesto 1-0, non c’è mai stata veramente partita: il River Plate ha vinto con un gol del migliore in campo, quel Nacho Fernández tornato a Núñez con un ruolo se possibile ancor più chiave rispetto alla sua prima esperienza, che oltre alla rete decisiva ha fornita una prova di eccellenza calcistica. L’Unión ha fatto poco o nulla, ha provato a contenere gli inserimenti di un ottimo Paradela in difesa, ma si è visto praticamente mai in attacco e, con l’uomo in meno per metà ripresa ha preferito contenere i danni invece di provare a riaprire la partita.

E così il River Plate va a quota 21 punti in 9 partite, due in più del Rosario Central attualmente secondo in attesa della partita del San Lorenzo contro l’Independiente. Il Canalla è la vera rivelazione di questo avvio di campionato: Miguelito Russo dopo l’addio al Boca si è saputo ritrovare sulla panchina di una squadra profondamente diversa che però sta portando a livelli mai raggiunti nelle ultimissime stagioni.

Alla pausa il Central era arrivato con una convincente vittoria in casa dell’Huracán ed è tornato con un bel 3-1 sul Gimnasia in una partita molto combattuta decisa principalmente dal fattore campo. Perché è stato proprio il Gigante de Arroyito, travolgente come al solito, a fare la differenza, dato il grande equilibrio della partita in cui il Gimnasia ha persino rischiato di ribaltarla quando aveva pareggiato l’iniziale gol di Véliz. Il Central ha fatto tre gol tutti di testa, due proprio con il suo centravanti Véliz, e l’atro con un terzino, l’esperto Damián Martínez, portandosi così a 19 punti a una settimana dal Clásico rosarino che dovrà giocare in casa di un Newell’s che si è totalmente disperso nell’altra partita della notte.

La Lepra allenata da Gabriel Heinze ha perso malamente nella sfida incrociata tra La Plata e Rosario contro l’Estudiantes, punita dai gol di Ascacibar, Boselli e Leandro Godoy. Il 3-0 finale porta il Newell’s in ottava posizione dalla potenziale seconda che avrebbe raggiunto in caso di vittoria e rialza un po’ un Estudiantes impantanato a metà classifica dopo un avvio complicato in questa prima frazione di campionato. Oggi in campo le altre big: alle 20.30 il Boca Juniors in casa del Barracas Central, a mezzanotte la supersfida San Lorenzo-Independiente e mezz’ora dopo Racing-Huracán.

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