Il ritorno del Barcellona in Liga dopo la sosta passa da uno stadio che manca nel calendario culé da tantissimo tempo. L’ultima volta che il Barça fece visita a Son Moix era nel novembre del 2012, parte iniziale della stagione del titolo vinto da Tito Vilanova, e parte finale dell’anno di grazia di Lionel Messi che stava completando il suo incredibile anno solare da 91 gol segnati.
Riparte proprio da Mallorca la stagione di un Barcellona obbligato a dare risposte, a blindare quantomeno il campionato, da anni il suo vero giardino di casa, prima di dare l’assalto a una Champions in cui pur avendo una rosa sulla carta più forte di quella di un anno fa, non è mai stato così poco favorito per il successo finale. Necessaria una svolta, una grande partita, come quella dell’ultima volta a Mallorca. Fu uno degli incontri più belli di tutto il campionato, capace di mischiare l’altissimo livello di calcio blaugrana di quegli anni al brivido e all’imprevedibilità di un campionato come la Liga, dove anche le ultime spesso hanno la qualità per dire la loro.
Il primo tempo fu un trattato di calcio, una continua spiegazione dell’eccellenza di quella rosa: la punizione eccezionale di Xavi, il primo gol di Messi dopo la solita serpentina (seppur aiutato da un errore inguardabile del portiere), la rete di uno scatenato Tello, mai promettente come in quell’anno in cui faceva spesso contente le punte. Ma dopo una prima metà di gara dominata in tutti i sensi, nella ripresa un blackout difensivo riportò in piedi la partita nel giro di un quarto d’ora, con due gol del Mallorca capace persino di sognare la rimonta.
Non si arrivò al 3-3, ma al 4-2, con un gol di Messi contestato per una posizione irregolare di Alexis Sánchez, esecuzione perfetta di sinistro che proiettò la Pulce verso il suo incredibile record. L’annata sotto la gestione Vilanova portò poche gioie oltre al campionato, ma quella gara di Son Moix per qualità ed emozioni è una delle pagine più belle di quell’anno di Barça. La Liga oggi riparte da lì, da quello stadio che è stato assente così tanti anni dal massimo campionato e che oggi spera di tornare, seppur senza spettatori, con uno spettacolo di quel livello.