Un minuto giocato nelle ultime cinque partite, due sole volte da titolare nel 2018, poco più di 1000 minuti totali raccolti. E i fasti dell’esordio in Inghilterra, soltanto a febbraio 2017, che sembravano già lontanissimi. Quei sei gol nelle prime quattro gare con la maglia del Southampton a febbraio 2017 facevano sognare i tifosi Saints e Manolo Gabbiadini. Riportati però in maniera brusca alla realtà da una stagione disastrosa, la prima trascorsa per intero dall’attaccante bergamasco oltremanica.
Disastrosa per il giocatore, che non ha mai trovato costanza di rendimento, e per la squadra. L’incubo retrocessione sembrava prendere sempre più forma. Per scacciarlo c’è stato bisogno del ritorno al gol, il quinto stagionale, proprio di Gabbiadini.
Il gol più importante della stagione nello scontro diretto più importante della stagione. Nel match da 50 milioni di Sterline, contro lo Swansea. Un win-or-go-home, il più classico dei tali. Come una finale. Lo scontro diretto che doveva rivelare la verità sulla lotta salvezza. E la risposta l’ha data l’ex attaccante di Atalanta, Bologna e Napoli. Entrato in campo quasi per caso, causa l’infortunio di Bednarek – che di mestiere fa il difensore centrale – la terza scelta dell’attacco di Mark Hughes gli ha risolto un problema enorme.
Ha affiancato Austin per l’assalto, con tutti i rischi che questo poteva comportare in fase difensiva. Ma l’allenatore ex Stoke gli ha dato fiducia, dopo averlo costretto a tre panchine filate. Ha chiuso con tre punte, ha avuto ragione. Soprattutto ha avuto ragione Gabbiadini, a cui il gol mancava da due mesi e mezzo. Dall’1-1 con il Burnley del 24 febbraio. Anche quel giorno era stato decisivo, e gli erano bastati solo nove minuti per regalare un prezioso punto ai Saints.
Ohhhh, Gabbiadini! ? #saintsfc pic.twitter.com/cuy38mIQw0
— Southampton FC (@SouthamptonFC) May 8, 2018
Questa volta i punti sono di più e pesano anche di più. Il Southampton ha allungato a quota 36, con lo Swansea rimasto a 33 con una sola gara da giocare. La differenza reti sta però nettamente dalla parte degli uomini di Hughes. L’aritmetica non ancora, ma la logica dice che molto poco probabilmente al St. Mary’s si vivrà una stagione in Championship. E tutto grazie a Manolo Gabbiadini, di nuovo eroe. Ha deciso la partita, risollevato il Southampton. Di fatto lo ha salvato, chiudendo un cerchio aperto un anno e mezzo fa, con i gol all’esordio.
In mezzo, tantissime delusioni. Solo quattro reti in 35 partite di Premier League da marzo 2017 ad aprile 2018. E tante voci di un possibile ritorno in Italia, lontano dalle difficoltà inglesi, che dopo l’inizio da sogno hanno presentato il conto. Ma se dovesse andare via da Southampton, ora lo farebbe certamente da eroe. Perché il suo timbro su questa salvezza è indelebile e pesantissimo. E anche se dovesse essere stato l’ultimo, difficilmente sarà dimenticato.
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