Il pareggio con l’Osasuna e le eliminazioni subite con Bilbao in Supercoppa e Alcoyano in Copa del Rey hanno causato non pochi problemi a Zidane (questa sera assente causa positività al coronavirus) tornato al centro delle polemiche. Serviva dare una risposta per restituire serenità ad un ambiente che sta vivendo una stagione con troppi alti e bassi. L’avversario delle Merengues, l’Alavés, arrivava a questo appuntamento dopo un punto in quattro partite e cercava un risultato di prestigio per alimentare le speranze salvezza. Sul campo la partita è stata dominata dal Real Madrid capace di chiudere la pratica nei primi quarantacinque minuti. Tre punti che permettono a Benzema e compagni di consolidare il secondo posto.
Real Madrid, un successo per ripartire
Casemiro, Benzema e Hazard; il Real Madrid riparte dalle sue certezze. Il brasiliano è fondamentale per il gioco delle Merengues sia dal punto di vista tattico sia per la sua capacità di realizzare gol pesanti. Chi ha sempre segnato è l’attaccante francese; il numero nove è imprescindibile e con lui in campo le possibilità di vincere le partite aumentano notevolmente. Hazard, invece, sta cercando di trovare la giusta continuità e lasciarsi alle spalle una serie infinita di problemi difensivi; il talento belga, quando è in condizione, fa tutta la differenza del mondo. La vittoria di questa sera conferma anche come la squadra fatichi, a livello difensivo, senza Sergio Ramos.
La notizia più importante, però, sono i tre punti che permettono di consolidare il secondo posto e mettere pressione all’Atletico; i ragazzi di Simeone, due partite in meno, non sbagliano un colpo ma il Real Madrid ha il dovere di provarci fino alla fine.
Alavés, obiettivo salvezza
Quarta sconfitta consecutiva e un solo punto di distanza dalla zona salvezza; la situazione dell’Alavés è complicata ma le possibilità per raggiungere l’obiettivo ci sono. Oggi la squadra non poteva fare più di così considerando la differenza qualitativa rispetto all’avversario.