Un risultato bugiardo quello che si legge sui tabelloni del Philips Stadion: il Psv gioca bene, si distrae, va sotto nel punteggio e recupera nella ripresa, rischiando di strappare i tre punti. In un girone che vede un buon equilibrio, i Boeren dimostrano di potersela giocare e di poter agguantare il secondo posto a scapito del Monaco o proprio della Real Sociedad. Schmidt può essere soddisfatto, ma il punto guadagnato sta stretto alla rosa di Eindhoven.
Una notte di alti e bassi per il Psv che, alla fine, strappa un solo punto ma, con più attenzione, potevano essere tre: i Boeren regalano un buon calcio, offensivo e con Gotze trascinatore, grazie alla sua enorme esperienza europea. Il Gruppo B è molto equilibrato con il Monaco che si stacca dopo il successo di misura contro lo Sturm Graz, la formazione meno dotata del girone.
Schmidt può essere soddisfatto a metà perchè, con un po’ più di cinismo e di equilibro difensivo, il risultato sarebbe stato sicuramente diverso. Il vero trascinatore è Mario Gotze, arrivato in Olanda un anno fa e perfettamente guarito da tutto quello che lo tormentava: il ragazzo mostra sprazzi di grande calcio, tira, segna e quando non può gonfiare la rete, mette le vesti di assistman. Un tutto fare per il suo club che viene pienamente ripagato della fiducia riposta nel centrocampista: il Psv passa in vantaggio proprio grazie ad una sua realizzazione, ma la gioia impiega solo due minuti per trasformarsi in un incubo. La Real Sociedad risponde subito e colpisce con un uno-due letale: Zaldua si accende e mette sul banco due suggerimenti vincenti che vengono raccolti da Januzaj e Isak, implacabili sotto porta. 1-2 al Philips Stadion, un lampo a ciel sereno, soprattutto per come si era messa la situazione dopo l’1-0 dei padroni di casa.
Il tecnico tedesco si fa sentire negli spogliatoi e, nella ripresa, i Boeren tornano in campo con un altro piglio. I biancorossi alzano il ritmo e trovano subito il pari con il solito Gakpo su imbeccata di Gotze: l’attaccante aveva colpito anche il Benfica e, nell’ultima convocazione con la nazionale maggiore, aveva timbrato il cartellino anche nel 4-0 contro il Montenegro. La partenza di Malen gli ha dato ancora più spazio e visibilità e, il giovane, adesso è pronto ad imporsi per il bene del Psv e dell’Olanda in generale. Nonostante il forcing finale, con una Real Sociedad alle corde, i padroni di casa non riescono a strappare la vittoria e devono accontentarsi di un esordio povero nei punti. Schmidt continua a godersi una macchina che deve essere solo perfezionata per diventare completamente invincibile: le basi sono ottime con tanti giovani e un gioco collaudato, ma serve quel poco di esperienza e sfrontatezza in più.
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