Un PSG cattivo, convinto e diretto all’obiettivo quello di stasera all’Allianz Riviera. Il 4-1 rifilato al Nizza è figlio di un grande primo tempo, prima, e dell’ingenuità dei rossoneri, che restano d’un colpo in 9 nel momento in cui sembravano poter riacciuffare la partita, poi. Continua la striscia negativa del Nizza che non trova la vittoria da un mese.
Tuchel schiera i suoi con un cangiante 4-2-3-1 con Diallo schierato come quarto a sinistra e Meunier molto spesso impegnato in appoggio a Di Maria o Choupo-Moting che svariano tra le due fasce. Sarabia fa l’elastico tra la trequarti e il centrocampo con Paredes e Herrera davanti alla difesa e Mauro Icardi come unico riferimento offensivo. Vieira non teme il confronto e schiera tutte le sue armi in un 4-3-3 sulla carta propositivo che, però, si rivela sbilanciato.
Il pressing parigino parte senza attesa. Il vantaggio firmato da Di Maria sullo splendido assist ‘al buio’ di Icardi è il frutto di un forcing che aveva costretto i nizzardi nella loro area già in un paio di occasioni. L’Argentino batte sul ferro caldo e sfonda la difesa rossonera da ovunque. Dopo il gol appoggia in area per Choupo-Moting che, in tuffo, va out; poi ancora deposita in rete il 2-0 con un pallonetto da raccontare ai nipotini davanti al caminetto. Un lob delizioso di esterno sinistro da posizione a dir poco scomoda. PSG sul 2-0 e Nizza che non oppone resistenza mostrando grandi falle dalle parti di Sarr e Dante.
Unico asse funzionante per i padroni di casa è quello tra Burner e Ganago con il primo che riesce a scaricare una botta verso la porta di Navas senza tuttavia impensierirlo. Il classe ’99 del Camerun merita una menzione: oltre alla rete del 2-1 (la seconda al PSG) a metà secondo tempo, ha dimostrato di avere armi nel suo arsenale. Esplosivo e determinato, è stato l’unica spina nel fianco di Diallo.
I ragazzi di Tuchel sembrano confusi e fuori fase e subiscono il pressing del Nizza che trova fortuna con Claude Maurice, abile a penetrare con colpevole facilità. Neanche il tempo di sperare che Vieira si trova in 9. Prima Cyprien risponde in malo modo al direttore di gara guadagnando gli spogliatoi per doppia ammonizione; poi l’intervento del VAR punisce nella stessa azione Herelle che smanaccia il volto di Paredes.
Cala il buio ed entra Mbappé. Una combinazione devastante che significa ‘partita chiusa’. Di Maria ha l’ennesimo spunto vincente con un tunnel paradisiaco: sul prosieguo Mbappé spara il piattone alle spalle di Benitez e torna a gioire dopo soli 10′ dall’ingresso e dopo due mesi di infortunio. Il 3-1 è la croce sulla bara e Mauro Icardi si limita a chiudere una partita che è iniziata solo per pochi minuti.
La testa della classifica non è in dubbio al momento. Col rientro di Mbappé e Cavani (oggi in panchina) sommati alla ritrovata vena di Icardi, il PSG guarda al futuro con gioia e con una profondità di rosa mai avuta da inizio stagione. La prossima settimana vede il doppio impegno con Bruges e Marsiglia che potrebbe consolidare il rendimento della regina di Francia.
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