Non era mai capitato quest’anno ed era finalmente arrivata l’ora. Il PSG riabbraccia dall’inizio Mbappé e Neymar dopo che si erano incrociati in campo per soli 75′ in stagione. Un ritorno importante, che dà idee e proposte all’attacco parigino, mai orfano di talento, ma sempre alla ricerca dei suoi big. Nel 2-0 al Nantes segnano e si divertono: stona soltanto l’uscita dal campo dell’ex Monaco, apparso contrariato.
Con l’OM a -2 dopo la vittoria contro l’Angers, era importante per la capolista rispondere subito e riportare il vantaggio potenziale a +8 con il recupero contro il Monaco che si giocherà in Gennaio. I gialloverdi confermano la pessima tradizione parigina con una vittoria che manca dal ’98 e i punti che mancano da ben 17 anni. Questa sera, non hanno sfigurato nei primi 45′ senza però creare grattacapi a un grande Keylor Navas, reattivo quando chiamato in causa nella ripresa.
Sua la respinta su Louza, suo il miracolo su Pallois allo scadere. Pallois che si è reso protagonista in negativo in occasione del raddoppio di Neymar dagli undici metri. La svirgolata di Lafont non aiuta, ma il retropassaggio di testa è sciagurato ed è un ‘assist’ per il fallo dell’ex Viola che travolge Icardi ingenuamente. Il brasiliano trasforma a coronamento di una partita tanto buona nella prestazione, quanto maledetta (apparentemente). La rete annullata nel primo tempo per fallo di Draxler ha reso vano un piattone volante degno di copertina e, il rigore ripetuto, sembrava sinonimo di una giornata che faticava a prendere le fattezze del brasiliano.
Con il rigore, O’Ney fa 5 reti in 7 presenze dimostrandosi decisivo quando innescato. Il primo tempo opaco del PSG non ha comunque nascosto le sue capacità. La rete annullata, il tiro allo scadere e qualche timido dialogo con Mbappé parlavano di un calciatore voglioso di mostrarsi. Anche troppo, quando reclama per un rigore francamente inesistente.
Mbappé, si diceva. Oltre al tacco volante in caduta che basterebbe da solo, ha ritrovato il suo partner-in-crime regalando tante sortite nella ripresa e qualche numero di alta scuola come l’elastico a Pallois nel recupero del primo tempo. In occasione del gol è ancora gigantesco ‘El Fideo’ Di Maria che taglia la difesa con una trivela mancina sontuosa. E fanno NOVE assist. Ogni partita ci dimostra perché Tuchel non rinuncia mai a uno come lui.
Facendo un passo indietro e discostandoci dagli uomini copertina, va lodata l’ennesima grande prestazione di Idrissa Gueye. Il motorino del centrocampo del PSG è l’uomo in più in molti frangenti con una capacità di interdizione che va oltre l’immaginario. Tredici contrasti vinti su diciotto sono tanti specie se abbinati a discreti numeri nel palleggio con 106 palloni toccati e il 92% di precisione. Non è certo un regista, ma dimostra affidabilità ogni volta che viene chiamato in causa.
Parentesi tristezza, infine, per Edinson Cavani. Acclamato dai tifosi al momento dell’uscita di Neymar, non ha saputo ripagare la grande (e meritata) fiducia nei suoi confronti gettando al vento due ottime occasioni. La seconda, in particolare, lo vedeva a porta sguarnita sull’ennesima idea di Di Maria che aveva tagliato fuori tutta la retroguardia. Una ‘ciccata’ che sa un po’ di figuraccia e anche un po’ di scarsa serenità. Il PSG ha bisogno anche di lui, ma intanto si gode la ritrovata coppia-show: Neymar-Mbappé.
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