Nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità del passaggio del testimone sulla panchina del Paris Saint-Germain: Unai Emery dopo due stagioni non particolarmente esaltanti lascia il timone a Thomas Tuchel, ex allenatore del Borussia Dortmund. I parigini si augurano che la scelta possa rappresentare un ulteriore passo in avanti soprattutto alla ricerca della tanto desiderata Champions League. Noi di Footbola abbiamo tracciato un profilo del tecnico nativo di Krumbach divertendoci poi ad ipotizzare la formazione titolare del suo PSG.
Nei suoi due anni a Dortmund e in precedenza a Mainz, il diktat di Thomas Tuchel è sempre stato lo stesso. E ha portato risultati discreti, visto che il Mainz sotto la sua gestione ha galleggiato sempre intorno a metà classifica e non ha mai rischiato seriamente la retrocessione. Tutt’altro: l’exploit nel 2010/11, stagione chiusa al quinto posto, è stato il suo miglior risultato negli anni alla Opel Arena. Ma per lui parlavano anche i 46 gol a stagione segnati in media in Bundesliga in cinque anni. Questo bilancio globale con gli zerofivers ha convinto il Borussia a puntare su di lui.
Dopo la stagione di pausa 2014/15, Tuchel è subentrato a Klopp sulla panchina del BVB, dove ha iniziato a farsi conoscere per il suo calcio offensivo, a tratti spregiudicato. E con una fase difensiva tendenzialmente approssimativa. L’attacco è stato però organizzato in maniera spaventosa e i numeri dei due anni del tecnico al Signal Iduna Park sono quasi irreali: 260 gol segnati in 107 partite.
Probabilmente il Dortmund di Tuchel è stato offensivamente parlando la migliore versione dei gialloneri negli ultimi anni, anche più di quanto visto nell’era Klopp. La presenza in rosa di Dembelé, Aubameyang, Reus, Pulisic e Kagawa, oltre a Mkhitaryan e Gündogan nella prima stagione, ha permesso al tecnico di andare alla ricerca delle trame migliori e di sprigionare tutto il potenziale tecnico della squadra.
Una missione riuscita, ma solo in parte funzionale ai risultati. Il Dortmund ha infatti mostrato troppo spesso tutte le sue debolezze in fase difensiva: 121 gol subiti in 107 partite, un numero troppo elevato per una squadra che aspirava ad essere al top. I troppi rischi, come i giocatori offensivi schierati a centrocampo e le formazioni totalmente sbilanciate, hanno finito per pagare il giusto e la poca attenzione alla difesa ha fatto il resto. In due anni, Tuchel ha vinto solo una DFB-Pokal ed è stato competitivo con il Bayern solo nella stagione 2015/16 chiusa a 78 punti. Ma la sua gestione della fase difensiva, costata spesso troppi punti, ha convinto il Dortmund ha voltare pagina dopo soli due anni.
Con l’annuncio di Tuchel come nuovo allenatore della squadra campione di Francia può avere inizio il totoformazione del Paris Saint-Germain che verrà: senza lanciarci in improbabili predizioni riguardo il calciomercato estivo tentiamo di stilare la probabile formazione con i giocatori attualmente a disposizione del tecnico tedesco.
L’enigma più grande riguarda il ruolo di Angel Di Maria, tornato ad occupare un ruolo di prestigio solo dopo l’infortunio di Neymar: l’argentino ha chiesto la cessione ma non è detto che con il cambio in cabina di regia non possa restare ad illuminare il Parco dei Principi. Sicuramente non sarà possibile vederlo alto a sinistra ma potrebbe invece coprire la posizione di mezz’ala che tanto lo aveva reso grande ai tempi del Real Madrid in un centrocampo a tre dove Verratti sarà ancora il punto fermo mentre a destra troverà sempre più spazio Rabiot.
In attacco ci sarà ben poco spazio alle sorprese: Cavani al centro e la coppia dei sogni Mbappé-Neymar a muoversi alle spalle dell’ex attaccante del Napoli. Dove invece ci si attende delle migliorie è senza ombra di dubbio il reparto difensivo, a partire dal portiere dove dopo l’ennesimo flop di Trapp potrebbe essere Areola a difendere i pali (come successo più volte anche nella stagione appena conclusa); al centro sarà confermata la coppia verde-oro Thiago Silva-Marquinhos con Kimpembe che scalpita dietro di loro; nel ruolo di terzini dovrebbero essere confermati Kurzawa e Dani Alves (con Meunier pronto a far rifiatare il brasiliano).
Sarà invece curiosa la gestione dei giovani talenti: Lo Celso, Nkunku e Timothy Weah tutti e tre a caccia di minuti ed esperienze e desiderosi di mettersi in mostra. In conclusione il PSG che verrà non sarà rivoluzionato dall’arrivo di Tuchel ma il tedesco è pronto a fare delle migliorie per cercare di portare i parigini sul tetto d’Europa.
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