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Il primo derby di Mosca è del Cska. Tre su tre per lo Zenit capolista solitario

Il primo derby di Mosca e le continue vittorie dello Zenit, ecco cosa tiene banco nella terza giornata di Prem’er Liga che risulta essere ancora ricca di emozioni e di gol.

DINAMO MOSCA-URAL 2-0
La prima trasferta per l’Ural è amara e costa il primo posto in classifica mentre la Dinamo può finalmente festeggiare nel suo nuovo impianto. La sfida è decisa tutta nel primo tempo con Yusupov che devia di ginocchio un cross di Joãozinho e Panchenko che calcia a rete un perfetto destro all’angolino dopo un’azione prorompente di Sheydaev. Gli arancioneri sono lontani parenti della bella squadra vista giocatore a Yekaterinburg e a Mosca sono sembrati lenti e impacciati e la sconfitta avrebbe potuto essere ben più netta se non i giocatori della Dinamo non fossero stati così imprecisi.

UFA-KRYLYA 2-1
Primi tre punti stagionali per l’Ufa che vince lo scontro diretto con l’altra squadra che si è salvata ai playout e la raggiunge in classifica. Tutte nel primo tempo le reti dell’incontro e alcune anche di pregevole fattura. È da applausi il colpo di testa in corsa di Fomin su cross di Sukhov, ma non è da meno il destro da fuori di Mijailović per il pari samarano. A riportare in vantaggio i baschiri però ci ha pensato l’incornata del capitano Alikin che è stata deviata da Poluyakhtov e ha reso impossibile l’intervento di Ryzhikov. Il Krylya ci ha provato nella ripresa a pareggiare e ci sarebbe anche riuscita se all’ultimo minuto Golenkov non avesse sparato alle stelle una comoda occasione da pochi passi e per la squadra di Božović è la seconda sconfitta consecutiva.

TAMBOV-SPARTAK MOSCA 2-0
Lo Spartak Mosca cresce nel gioco ma crolla nel risultato e viene fermato dal Tambov, che vince la prima storica partita in Prem’er Liga, e soprattutto dai pali. Ben quattro i legni colpiti dai moscoviti con quattro giocatori diversi. Dallo splendido destro carico di effetto di Guliev alla punizione di capitan Dzhikya, dal destro a giro di Ananidze al colpo di testa di Gigot è stato sempre il montante a dire di no allo Spartak. Ma non solo fortuna per i neopromossi che, costretti ad andare a giocare a Mordovia a quattrocento chilometri di distanza, sono stati bravi a resistere agli attacchi e a essere letali sotto porta, nonostante i due clamorosi errori di Ciuperca e Kostyukov. Un gol per tempo sfruttando i calci da fermo, fino a oggi punto di forza dello Spartak, con la deviazione di piatto di Gogoua e il colpo di testa di Takazov e lo Spartak è battuto. Primi storici tre punti nella massima serie per i rossocelesti.

KRASNODAR-SOCHI 3-0
Tutto facile per il Krasnodar che debutta in casa contro un Sochi che esce estremamente ridimensionato. I neopromossi restano a zero punti ma a differenza delle gare contro Spartak e Zenit non danno mai l’impressione di essere realmente in partita. Il pallino del gioco è sempre stato in mano ai neroverdi che hanno avuto in Ivan Ignatjev l’uomo in più nei primi quarantacinque minuti. Una perfetta deviazione da rapace dell’area di rigore su cross di Wanderson e un tap in dopo una brutta respinta di Zabolotnyi su tiro da fuori di Vilhena hanno portato la gara sul 2-0 e chiudendola virtualmente. Il Sochi ha provato una reazione nella ripresa ma gli applausi se li è presi tutti Suleymanov che si è inventato il gol di giornata con un fantastico sinistro all’incrocio dei pali per il definitivo 3-0. Il Krasnodar si avvicina al meglio alla sfida contro il Porto fra dieci giorni.

ORENBURG-ZENIT SAN PIETROBURGO 0-2
Non smette più di vincere lo Zenit ma quanta fatica a Orenburg. I campioni in carica devono ringraziare il proprio portiere Lunev autore di una partita pazzesca con parate decisive, soprattutto sul colpo di testa a botta sicura di Despotović. La sfida si era messa bene per gli ospiti dopo soli dodici secondi quando Azmoun aveva calciato in rete un assist di Dzyuba che aveva recuperato palla su un pessimo smistamento di Alves. L’Orenburg per lunghi tratti ha dominato e grandi rimpianti li ha anche il terzino Terekhov che ha colpito la traversa e ha sfiorato altri gol. Nella ripresa però un generoso rigore concesso per fallo di mano di Kozlov su cross di Terentjev ha chiuso la partita perché Dzyuba ha spiazzato Dovbnya e dallo 0-2 la gara non si è più schiodata. Anche se non gioca bene lo Zenit porta a casa la terza vittoria consecutiva.

ARSENAL-ROSTOV 2-3
L’Arsenal in casa non sa più vincere e dopo il pari con la Dinamo Mosca e la sconfitta in Europa League contro il Neftçi anche il Rostov fa punti a Tula. La quattro giorni da dimenticare per i giallorossi continua e in queste condizioni sarà durissimo ribaltare il risultato in Azerbaijan. Ha dell’irreale il piazzamento proprio e della barriera da parte di Nigmatullin e per Eremenko basta calciare alto e centrale per portare in vantaggio la squadra del Don. Per il raddoppio si è dovuto aspettare la ripresa con la grande girata di Ionov mentre il suo gemello del gol Shomurodov ha calato il tris in contropiede dopo la prima rete in maglia Arsenal di Lutsenko. Čaušić ha reso nel finale il passivo meno amaro ribadendo in rete una pessima respinta di Pesyakov, ma ormai non c’era più tempo. L’anno scorso fu un fuoco di paglia ma anche quest’anno il Rostov parte a mille.

CSKA MOSCA-LOKOMOTIV MOSCA 1-0
Il primo derby di Mosca della stagione si tinge di rossoblu perchè in una partita non spettacolare ma carica di adrenalina e tensione è il Cska a fare suoi i tre punti. Grande protagonista il Var che deve intervenire in due occasioni. Nella prima è impeccable per annullare un gol della Lokomotiv di Aleksey Miranchuk, nato da una posizione di fuorigioco di Éder. Ció che lascia invece dei dubbi è il rigore concesso per fallo di Cerqueira su Chalov, che verrà trasformato dallo stesso numero nove spiazzando Guilherme. L’intervento sembra esserci ma il giovane centravanti non fa nulla per restare in piedi, anzi tende ad accentuare la caduta. I rossoverdi ci hanno provato a rientrare in partita ma le punizioni di Miranchuk non hanno sortito l’effetto sperato e le speranze di rimonta si sono spente sul colpo di testa fuori di poco di Barinov. Dopo la brutta partenza contro il Krylya il Cska dimostra di esserci.

RUBIN KAZAN-AKHMAT 1-0
A chiudere la terza giornata di Prem’er Liga ci ha pensato il lunedì sera di Kazan con il Rubin che torna nel suo vecchio stadio Centrale. Impianto meno moderno, con la pista di atletica e più piccolo rispetto all’immensa Kazan Arena, ma tremendamente più funzionale per i tatari. Contro l’Akhmat i padroni di casa hanno avuto varie occasioni anche se i caucasici non hanno demeritato con Dyupin che è stato più volte chiamato in causa. A decidere la sfida è stato Kjartansson che ha scartato e battuto Gorodov, dopo che Mogilevets aveva rubato palla a un distratto Ivanov e servito una perfetta verticalizzazione. Il Rubin aggancia il Rostov al secondo posto e si gode l’alta classifica.

3 giornata
Arsenal-Rostov 2-3
Cska Mosca-Lokomotiv Mosca 1-0
Dinamo Mosca-Ural 2-0
Krasnodar-Sochi 3-0
Orenburg-Zenit 0-2
Rubin Kazan-Akhmat 1-0
Tambov-Spartak Mosca 2-0
Ufa-Krylya 2-1

Classifica
1.Zenit San Pietroburgo 9
2.Rostov 7
3.Rubin Kazan 7
4.Krasnodar 6
5.Ural 6
6.Cska Mosca 6
7.Dinamo Mosca 4
8.Arsenal 4
9.Lokomotiv Mosca 4
10.Spartak Mosca 4
11.Ufa 3
12.Tambov 3
13.Akhmat 3
14.Krylya 3
15.Orenburg 0
16.Sochi 0

Francesco Domenighini

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