Nonostante il grande entusiasmo iniziale, l’avventura di Robert Moreno sulla panchina del Monaco è già finita. L’ottimo impatto all’esordio in campionato contro il PSG aveva illuso tifosi e addetti ai lavori: il calcio veloce e verticale delle prime partite ha lasciato spazio a grande confusione. Lo score in campionato parla chiaro con 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte e, ça va sans dire, non è bastato a convincere la dirigenza a trattenerlo nel Principato. Al suo posto arriva Niko Kovač che, dopo la Bundesliga vinta con il Bayern Monaco e la grande avventura sulla panchina dell’Eintracht Francoforte, sceglie il Monaco per misurare le proprie ambizioni.
Le prime dichiarazioni del tecnico croato hanno infiammato il tifo del Louis II. L’obiettivo è riportare il Monaco sul tetto di Francia dopo un periodo particolarmente confuso, che va dalla doppietta Ligue 1/semifinale di Champions di tre stagioni fa alla salvezza presa per i capelli nella scorsa stagione passando per un’annata, questa, fatta di lampi e poco più. I monegaschi si ritrovano ancora una volta a ripartire dopo il ‘tira e molla’ con Jardim, la deludente gestione Henry e la mancata ripartenza sotto Robert Moreno.
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Niko Kovač ha finora dimostrato di saper cambiare modulo e di saperleggere molto bene le caratteristiche dei propri giocatori impiegandoli in ruoli a volte insoliti, ma funzionali al rendimento di squadra. Il suo Eintracht dei miracoli, vincitore della Coppa di Germania (prima) e arrivato in semifinale di Europa League nella stagione successiva, ha sperimentato tante disposizioni tattiche sperimentando sia la difesa a 3 che quella a 4 e reso Ante Rebić, che nasce centravanti, un attaccante polifunzionale. Potremmo parlare anche dell’esplosione di Sebastien Haller e del meraviglioso trio formato dal croato, il francese e Luka Jović. Non era facile sulla carta far convivere tre calciatori che apparivano difficilmente amalgamabili sulla carta. Non solo: la spinta di Danny da Costa e Filip Kostić, due calciatori estremamente pericolosi in fase offensivi, ma non sempre propensi al ripiegamento, imponeva delle riflessioni sul modulo, ma Niko Kovač ha trovato una quadra anche a questo livello dimostrando intelligenza.
Restando su Luka Jović, pare che Dmitrij Rybolovlev possa fare contento l’allenatore ex Bayern proprio andando a bussare alla porta del Real Madrid. Con i blancos intenzionati a trovare una soluzione che possa mediare le esigenze del classe ’97 e il proprio desiderio di ripianare le casse con qualche cessione, potremmo rivedere formata una coppia dal grande potenziale. Non è tutto: dall’Eintracht Francoforte potrebbe arrivare anche Filip Kostić, tra gli uomini di punta di quelle Adler. Con la probabile partenza di Glik alla volta di Benevento, si libererebbe un posto al centro della difesa ed ecco che nel Principato potrebbe arrivare dallo Strasburgo Simakan, di cui vi avevamo parlato tempo fa.
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I margini per la costruzione di una rosa competitiva ci sono tutti. Il mix di giovani ed esperti c’è, i nomi sul mercato non mancano e Niko Kovač sa lavorare con realtà da ristrutturare. Nonostante la prima amichevole del nuovo Monaco non sia andata benissimo, ci sono margini per una ripartenza convincente. La speranza è quella di non restare ancora una volta delusi alla prova del nove.
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