La Copa Libertadores non è un torneo per pronostici facili, per vittorie scontate, per partite qualunque. Ma soprattutto non è un torneo per dominatori, per squadre in grado di segnare un’epoca: vincere due volte in fila è diventato impossibile, ormai ne è conscio anche il Flamengo, che pur avendo la squadra che ha dominato la scorsa stagione addirittura con qualche rinforzo, si è dovuto inchinare alla legge della Copa, ed è stato eliminato dal Racing.
L’ultima squadra a vincere per due volte in fila la competizione è stato il Boca Juniors nel 2000 e nel 2001, poi i titoli si sono sempre alternati. Anzi, le finaliste si sono sempre alternate, tanto che negli anni ’10 di questo millennio, solo Boca e River hanno disputato due volte una finale, nessuna tre.
Il River finalista perdente dell’anno scorso è ancora dentro, ma il Flamengo campione è fuori. Il Racing ha fatto quello che sembrava impossibile, riprendere la partita al Maracanã, dopo che l’andata del Cilindro finita 1-1 gli aveva imposto di segnare per forza a Rio. Il gol l’ha fatto, anzi, ha rischiato pesino di passare dentro i 90 minuti, visto che il pari di Willian Arão che ha prolungato la sfida ai calci di rigore è arrivato in pieno recupero, dopo che Arias aveva salvato l’Academia in più occasioni nonostante la superiorità numerica per via dell’espulsione di Rodrigo Caio.
Poi i rigori hanno fatto il resto, tenendo comunque fede alla variabilità di questo torneo, che quasi mai conferma chi ha vinto l’anno precedente. Anche qui Arias è stato un gigante, perché è stato in grado di prendersi la rivincita su Arão: lui gli aveva levato il sogno di vincere la partita nei regolamentari e a lui ha levato il sogno di completare la rimonta prendendogli il rigore decisivo. Il Racing ha segnato tutti i suoi rigori e ha compiuto il miracolo, quello di fare fuori lo squadrone che ha dominato lo scorso anno, quello che pur mantenendo una rosa superiore a tutti quanti ha perso il grande collante, l’allenatore Jorge Jesus, e progressivamente si è perso nonostante i subentri di Torrent e Rogerio Ceni.
Ora la Copa Libertadores cerca una nuova favorita: il tabellone dal lato del Racing rimane competitivo al massimo, con Boca e Internacional che si giocheranno il posto nei quarti di finale, ma anche con Santos e Grêmio che hanno credibilità per un cammino da protagoniste. Dall’altra tutto sembra suggerire il River Plate, anche per la maturissima vittoria contro l‘Athletico Paranaense, ma il Palmeiras risponde alla grande all’identikit della big del continente.
Un’eliminazione che apre nuovi scenari, di difficilissima lettura. Come del resto ogni anno ci offre questa coppa, sempre incerte, sempre varia, in grado di ripudiare ogni banalità.
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