Contro il Celtic di Lennon, il Milan poteva fare solo vincere. Un pareggio o, ancor peggio, una sconfitta, avrebbero ulteriormente complicato un passaggio del turno già reso ostico dal 3-0 subito contro il Lilla. La squadra di Pioli, però, ha dimostrato ancora una volta di non essere (almeno non completamente) Ibra-dipendente e con una prova di grande qualità e soprattutto carattere è riuscito a battere un Celtic sempre più in crisi nera, blindando anche il passaggio del turno.
L’inizio del match, però, è stato tutto fuorché perfetto: dopo appena 15 minuti, infatti, lo score recitava 2-0 in favore degli ospiti. Il Milan, inoltre, aveva perso anche Kjaer, costretto ad uscire all’11esimo a causa di un infortunio. Dal 20esimo in poi, invece, la partita è stata un monologo dei rossoneri, che con i gol in rapida sequenza di Calhanoglu e Castillejo hanno pareggiato i conti, prima che Hauge siglasse la rete della rimonta con un assolo da fuoriclasse. A segnare il gol del 4-2, invece, ci ha pensato Brahim Diaz, su suggerimento del norvegese. Una vittoria meritata, conquistata da un Milan giovanissimo, frizzante e determinato a vincere per blindare un passaggio del turno che ormai non può più essere messo in discussione.
La mancanza di Ibrahimovic, infatti, non si è fatta troppo sentire, complice anche la relativa inferiorità degli avversari, incapaci di rialzarsi dopo il gol del pareggio di Castillejo. A sorprendere in particolare sono state le eccellenti prestazioni di Calhanoglu e Hauge, che ha giocato la miglior partita da quando si trova in Italia. Krunic, invece, è stato il peggiore in campo, contribuendo in maniera determinante al gol di Rogic.
Se il passaggio del turno è certo, il primo posto è ancora di proprietà del Lilla, che come il Milan ha vinto in rimonta contro lo Sparta Praga. Per permettere ai rossoneri di passare da prima del girone, quindi, servirà una prova di spessore del Celtic, che dovrà riuscire a fermare la squadra di Galtier. Intanto, però, Pioli si gode il suo giovane Milan e i sedicesimi di finale.
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