Il Milan di Conceiçao torna da Como con tre punti preziosi che gli permettono di accorciare le distanze da tutte le dirette concorrenti per l’Europa, ma è anche l’unica buona notizia che lascia in eredità la mini trasferta sul Lago.
La vittoria con il Como conferma pregi, difetti e limiti del Milan. Una squadra che fatica sotto l’aspetto fisico e mentale e ha bisogno della giocata per tirarsi fuori dai guai. Il minimo comune denominatore delle partite giocate dal Milan 2.0 affidato alle cure di Sergio Conceiçao è la capacità di vincere in rimonta. Ancora una volta i rossoneri danno il meglio quando sono alle corde. Nel bene e nel male, una questione di personalità: il Milan sa tirarsi fuori dalle difficoltà con la stessa frequenza che lo porta a cacciarsi nei guai. A prescindere da chi è la guida in panchina, la squadra non si è scrollata l’incapacità di indovinare l’approccio alla gara. Non c’è ancora un impianto di gioco, né una intelaiatura da modificare. Questa squadra gioca sui nervi, legandosi mani e piedi alle lune dei suoi campioni. Con avversari della caratura del Como è andata bene, ma pensare che si possa ambire, con questi presupposti, a un torneo di vertice o a vincere trofei importanti è un esercizio di ottimismo anche piuttosto esagerato.
La soluzione ai problemi deve arrivare dal mercato. Allo status quo, i rossoneri hanno bisogno di un attaccante, ma anche di altri rinforzi. In questa ottica, è legittimo interrogarsi sull’arrivo di Rashford. Senza dubbio l’inglese è in grado di spostare gli equilibri, ma ha delle caratteristiche che comunque sono già rintracciabili, sebbene in misura differente, in altri calciatori già in rosa. Per essere chiari, non è il profilo del bomber in grado di capitalizzare la mole di gioco prodotta. Sullo sfondo c’è anche l’idea Walker anche se l’esterno dovrà rivedere le pretese. A 34 anni, un contratto sino al 2027 appare una richiesta fuori luogo. L’esterno del City ha già in mano il foglio di via. Il Milan è in pole, ma al netto del regolamento che renderebbe complicato, seppur fattibile, arrivare sia a Walker sia a Rashford, la sensazione è che solo uno dei due calciatori provenienti da Manchester potrà unirsi alla squadra. Chiunque sia, il Milan di Conceiçao è ancora tutt’altro che una squadra di altissimo livello e il tempo per renderla tale e, soprattutto, competitiva, si restringe a poche settimane.
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