Sotto una pioggia costante e su un campo che, per tutto il primo tempo, è stato ricoperto di grandine si giocava il ritorno della semifinale di Champions League tra Manchester City e PSG. I Citizens, dopo la vittoria in rimonta all’andata, volevano chiudere il discorso per continuare a rincorrere quella coppa inseguita da anni; discorso diverso per il club francese costretto alla rimonta senza il suo giocatore più rappresentativo, Mbappé, fermato da un problema al polpaccio. L’assenza del numero sette è stata determinante e ad Istanbul ci andranno gli inglesi; protagonista assoluto della gara Mahrez, autore di una doppietta.
Manchester City, la Champions non è mai stata così vicina
Alla fine ha avuto ragione Guardiola, anche questa volta; il tecnico spagnolo, nonostante la totale assenza di una punta (aspetto che ha suscitato qualche critica), si è preso la finale di Champions League. Una qualificazione meritata per come la squadra è rimasta in campo, a livello mentale, nel primo tempo dell’andata quando il PSG sembrava avere in mano le redini della sfida. Aspetto sicuramente determinante come determinante è stato Mahrez, autore di tre gol in due gare. Questa sera l’ex Leicester ha aperto e chiuso il match ma, più in generale, è stato una costante spina nel fianco della difesa francese; partita preparata perfettamente da Guardiola che è a novanta minuti dal tornare a vincere la Champions. In finale sfiderà una tra Chelsea e Real Madrid con la consapevolezza di avere, finalmente, la squadra pronta per alzare la coppa.
PSG, rammarico Mbappé
“Come sarebbe andata a fine se in campo ci fosse stato Mbappé?” E’ una domanda che, probabilmente, Pochettino si farà ma che non porta a nulla. Oggi il PSG ha anche iniziato con l’atteggiamento giusto senza, però, riuscire ad essere cattivo negli ultimi venti metri. Un problema avuto anche nel ritorno contro il Bayern e una settimana fa contro il City; aspetto su cui il club dovrà lavorare perché, con tutto il potenziale a diposizione, dovrebbe concretizzare molto di più. Altro dettaglio da limare assolutamente è l’aspetto mentale; anche questa sera il PSG ha perso la testa con Di Maria uscito anticipatamente per un rosso. Ora l’obiettivo è vincere la Ligue One nonostante un Lille che non sembra intenzionato a mollare la presa.