Il 2019 è già indubbiamente l’anno del Liverpool, ma manca ancora un titolo all’appello. Ciò che permetterebbe di ricordare questo 2019 come un anno storico è la possibilità per i Reds di diventare per la prima volta nella storia Campioni del Mondo. Il Mondiale per Club, che si disputa in questi giorni in Qatar, rappresenta quindi per il Liverpool l’occasione per scacciare una vera e propria maledizione e raggiungere un obiettivo sempre sfuggito per vari motivi.
Le due rinunce
Tutto ebbe inizio nel 1977, quando il Liverpool di Bob Paisley trionfò per la prima volta in Coppa dei Campioni acquisendo il diritto di disputare la finale di Coppa Intercontinentale. In quegli anni per incoronare la squadra più forte del mondo bastava una sfida, con andata e ritorno, tra i campioni d’Europa e i campioni del Sudamerica, da giocarsi nei rispettivi stadi. Nonostante il grande spettacolo delle prime edizioni, ben presto apparvero i primi seri problemi all’orizzonte: le squadre europee che si recavano in Sudamerica si trovavano a dover giocare in un clima infuocato e decisamente intimidatorio. I club europei iniziarono così a dubitare se valesse veramente la pena accettare una sfida costosa e di difficile collocazione nel calendario, se poi questa si trasformava in una rissa dal carattere ben poco sportivo.
Fatta questa premessa, si comprende subito perché la dirigenza inglese si convinse a rinunciare e declinare l’invito a favore dei tedeschi del Borussia Mönchengladbach, finalisti della Coppa dei Campioni 1976-1977, che quindi presero il posto dei Reds ma si arresero al cospetto del Boca Juniors. Sempre per gli stessi motivi organizzativi, nell’anno successivo, il 1978, per la seconda volta nella storia, la competizione non ebbe luogo: le eventuali finaliste sarebbero state lo stesso Liverpool e di nuovo il Boca , ma l’edizione non fu disputata a causa di un mancato accordo sulle date tra le due contendenti.
La disfatta col Flamengo di Zico
Dopo aver rinunciato alla partecipazione nelle precedenti occasioni, il Liverpool campione d’Europa fece la sua prima apparizione in Coppa Intercontinentale nell’edizione del 1981 disputata in finale unica a Tokyo e pur godendo dei favori del pronostico, venne travolto dal Flamengo, campione della Copa Libertadores, che sarebbe in caso di qualificazione anche l’avversario di quest’anno.
A trascinare i brasiliani verso il titolo mondiale fu il capitano e la stella dei rubronegros Zico, autore di entrambi gli assist per i gol di Nunes che di fatto decisero la gara. Nel mezzo, la marcatura di Adílio, veloce a ribattere in rete un tiro non trattenuto dal portiere degli inglesi Grobbelaar.
La sconfitta con l’Independiente nel 1984
Tre anni più tardi, nell’edizione del 1984 giocata sempre a Tokyo, fu l’Independiente a togliere il trofeo ai Reds, privati di un giocatore chiave come Graeme Souness, ceduto alla Sampdoria. Il vantaggio degli argentini fu opera di José Percudani, abile a sfruttare un lancio lungo di Marangoni e a liberarsi in velocità dei marcatori Neal e Gillespie e a trafiggere Grobbelaar. Alla squadra inglese non bastò dunque la classe di Dalglish e Rush per superare la squadra di Avellaneda, sorretta da una difesa rocciosa e dal possesso palla orchestrato dal veterano Bochini.
La sconfitta con il São Paulo nel Mondiale per Club 2005
La nuova Coppa del Mondo per club 2005 ha sostituito la Coppa Intercontinentale, il trofeo che fino all’anno precedente decretava la squadra campione del mondo e per la prima volta fu aperta la partecipazione alla competizione anche alle squadre campioni degli altri continenti. La prima finale del nuovo format ha riproposto ad ogni modo la classica sfida tra i campioni di Sud America ed Europa e vide sfidarsi il São Paulo e il Liverpool di Gerrard, reduce dall’incredibile rimonta di Istanbul nella finale di Champions League ai danni del Milan. L’incontro, disputato a Yokohama, si è concluso ancora una volta amaramente per i rossi inglesi con la vittoria dei brasiliani per 1-0, grazie alla rete di Mineiro.
I tifosi sperano che sia finalmente arrivato il momento prendersi il titolo del mondo e all’orizzonte della competizione si profila come avversario ancora una volta il Flamengo, nei confronti del quale sarà stimolante prendersi la più classica delle rivincite, vendicando la disfatta del 1981.
La squadra di Klopp, al momento, sembra non avere rivali, però nel calcio non si sa mai; i carioca non vedono l’ora di ripetere l’impresa ma Gabigol dovrà fare come Zico per riportare il Mengão sul tetto del mondo.
Alberto Contardo