L’Olympique Lione di Bruno Génésio si presenta per l’ennesima volta nella massima serie francese. Non certo una “new entry” la compagine della Francia meridionale, ma questa stagione ventura è altamente emblatica. Les Gones, così denominati, si ritrovano ad una svolta e l’inizio di un nuovo ciclo: ceduti Gonalons e Lancazette, uomini più rappresentativi del club, la selezione di Lione si trova alla fondazione di un nuovo ciclo. I trasferimenti in uscita sono stati numerosi, altrettanto quelli in entrata. Il tecnico francese dovrà saper amalgare i nuovi interpreti con gli elementi rimasti per creare un ciclo vincente e competitivo. L’intento è di mettersi alle spalle questa “generazione” che ha parzialmente tradito le attese e rifondare una compagine in grado di insidiare le regine di Francia, ovvero Paris Saint-Germain e Monaco. Bruno Génésio è chiamato a cancellare la delusione della passata stagione: una Ligue 1 mai in discussione ed una bruciante sconfitta in semifinale di Europa League contro l’Ajax. La contendente di quest’oggi è il Racing Club de Strasbourg, neopromossa dalla serie cadetta e chiamata ad un impresa titanica, ovvero contenere il Lione ed il suo entusiasmo in trasferta. Le due selezioni scendono in campo con assetti diversi: i padroni di casa utilizzano il proprio classico 4-2-3-1: Marcelo al centro della difesa, Depay ala mancina e Mariano punta centrale. L’ex Real Madrid è investito di una carica importante: sostituire le reti del oramai Gunner Lancazette.
Il Lione scende in campo con un piglio decisamente arrembante, inglobando il malcapitato Strasburgo con una manovra avvolgente ed efficace. La compagine di Strasburgo soffre un certo rimore reverenziale e concede il passo ai padroni di casa. Il Lione trova la rete del vantaggio con Mariano Diaz al 23: l’ex Real Madrid è abile da infilare Kamara sul primo palo. L’attaccante di origini domenicane, chiamato in causa nella prima uscita ufficiale, non delude le aspettative dei propri tifosi. Il Lione continua macinare gioco, senza lasciare respiro agli ospiti. La retroguardia della selezione neopromossa sembra in procinto di crollare in una seconda occasione, ma regge l’urto e le squadre guadagnano gli spogliatoi sul risultato di 1-0 dopo i primi quarantacinque minuti.
Nella ripresa gli ospiti mettono a ferro e fuoco la retroguardia del Lione, che con qualche incertezza riesce a liberare. Il Lione si rimette in sesto e Mariano Diaz sfiora la doppietta con un potente colpo di testa, ma la conclusione termina alta sopra la traversa. Il Lione irrompe fra le maglie della difesa avversaria e guadagna un calcio di rigore con il neoacquisto Traoré: Fekir va alla battuta e raddoppio al 58′. Gli ospiti subiscono un contraccolpo psicologico non indifferente, poiché centoventi secondi più tardi la retroguardia di Laurey regala un cioccolatino a Mariano Diaz che non può far altro che scartare. Il Lione si porta sul 3-0 e la gara sembra in ghiacciaia per i padroni di casa. Il Lione sferra l’attacco finale con Fekir, abile a penetrare fra la retroguardia ospite ed insaccare nuovamente in rete al 91′. La contesa termina con il risultato di 4-0 in favore dei padroni di casa. La compagine di Génésio conquista i primi tre punti in palio della propria stagione. Disfatta per Racing Club de Strasbourg.
Il Lione non era chiamato ad una sfida proibitiva, ma un approccio positivo al campionato, con una sqaudra così mutata nei propri interpreti, non è mai una un’impresa agevole. Il tridente Traoré-Mariano Diaz-Depay funziona a perfezione, con Fekir sempre abile nello costruzione avanzata della manovra. Gli ospiti, dal canto loro, si sono rivelati eccessivamente rinunciatari. Non vi è stata traccia di un manovra degna di questo nome e la difesa è apparsa troppo friabile sin dalle prime battute. Vi è molto da lavorare per riuscire ad ottenere la salvezza e servono sicuramente prove più convicenti per poter racimolare punti in questa combattuta Ligue 1.
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