Calcio estero

Il Leicester torna in Premier dopo un anno: ecco tutti i suoi segreti

Decisiva la sconfitta del Leeds United in casa del Queens Park Rangers: la squadra allenata da Daniel Farke ha subito un pesante 4-0. Da qui festa delle Foxes, che l’anno scorso avevano subito l’onta della retrocessione sette anni dopo il trionfo in Premier

Il ritorno nel paradiso è stato veloce. Dopo un solo anno dal tonfo all’inferno, il Leicester è tornato in Premier e alla fine Enzo Maresca ha centrato il traguardo. Decisiva la sconfitta del Leeds United in casa del Queens Park Rangers: la squadra allenata da Daniel Farke ha subito un pesante 4-0. Da qui festa delle Foxes, che l’anno scorso avevano subito l’onta della retrocessione sette anni dopo il trionfo in Premier, con un altro italiano: Claudio Ranieri. Perché il calcio è così. Dopo una caduta, c’è la risalita. Ed è il bello dello sport.

Enzo Maresca | ansa epa @Rungroj Yongrit

 

Non sarà come il titolo del 2016, ma il ritorno tra i grandi d’Inghilterra deve ridare fiducia a un club come il Leicester. Nel 2016 si ritrovò più in alto di tutti a conquistare qualcosa di impensabile, con tantissimi consensi in ogni angolo del Regno, strappando applausi a rivali molto più ricchi e molto più quotati. Certo, gli anni passano tutti. Di quel gruppo stratosferico è rimasto soltanto Jamie Vardy: negli anni hanno detto addio giocatori come Mahrez, Kante, Schmeichel e Morgan. Invece, l’attaccante operaio diventato milionario, è rimasto e ha trascinato le Foxes in Premier. Lui che fu il simbolo di quel campionato vinto nel 2016. Jamie partì dal Leicester, in Championship, nel 2012, guidando la squadra al titolo quattro anni dopo.

La cavalcata

La retrocessione della scorsa stagione non ha cambiato niente di tutto quello che di meraviglioso è stato fatto in questi anni. Naturalmente, e non poteva essere il contrario, aveva lasciato un alone di tristezza proprio perché era accaduto a una squadra che con la Premier vinta otto anni aveva forse centrato una delle imprese più grandi della storia dello sport. Dopo quel titolo, il club inglese riuscì a togliersi diverse soddisfazioni, come il raggiungimento dei quarti di finale di Champions nel 2017, la vittoria della FA Cup nel 2021 e della Community Shield nello stesso anno. Ha disputato l’Europa League e ha raggiunto le semifinali di Conference, regalando ai propri tifosi una dimensione sconosciuta fino a poco tempo prima.

Anni sciagurati

Quel trionfo, però, resta il punto più alto di un club che già l’anno dopo esonerò Ranieri. Dovendo poi vivere la sua più grande tragedia con la morte, avvenuta il 27 ottobre 2018, del proprio presidente, il ricco imprenditore thailandese Vichai Srivaddhanaprabha. Quel giorno fu vittima di un incidente in elicottero.  Lasciò il King Power Stadium per tornare allo stadio, ma il mezzo precipitò pochi minuti dopo il decollo a circa 200 metri dal luogo della partenza. L’elica posteriore andò fuori controllo facendo perdere stabilità all’elicottero. Si schiantò al suolo nel parcheggio vicino. Però, il Leicester seppe rialzarsi pure da quella grandissima tragedia. Esattamente come ha fatto con la promozione in Premier dopo un solo anno di Championship.

Lo stratega italiano

Nel destino delle Foxes c’è un altro italiano da applaudire. Se il titolo del 2016 è arrivato con Ranieri, il ritorno in Premier porta la firma, appunto, di Enzo Maresca, l’allievo di Pep Guardiola, non uno qualsiasi. È sbarcato sulla panchina delle Foxes nell’estate scorsa, firmando un contratto fino al 2026. E l’anno scorso ha centrato con il Manchester City il Triplete: Premier, FA Cup e la Champions di Istanbul in finale contro l’Inter. “Sono molto felice sia per il club che mi ha scelto sia perché ci aspetta una grande stagione. All’inizio l’obiettivo sarà quello di giocare al nostro meglio. Da lì dovremo costruire, giorno dopo giorno, la nostra idea e la nostra filosofia, ma la cosa più importante resta quella di provare a vincere partite. Daremo di sicuro il 100% perché è quello che si merita. È il nostro lavoro farlo. E poi giorno dopo giorno, passo dopo passo, proveremo a migliorare”, erano state le sue parole nel giorno della presentazione.

Missione compiuta dopo soltanto pochi mesi. Ed era stato elogiato anche dal presidente del club, Aiyawatt Srivaddhanaprabha: “Enzo ci porta un mix di personalità, metodo e ambizione che incarna perfettamente quello che vogliamo la nostra squadra diventi. Ha costruito la filosofia in una carriera ricca e varia che comprende anche un’incredibile educazione come allenatore. Una che rispecchia la nostra visione per il prossimo capitolo nella storia del Leicester. Il suo profilo ci ha impressionato da un po’, una sensazione aumentata quando lo abbiamo incontrato di persona e abbiamo sentito il suo entusiasmo per la nuova sfida”.

Stagione da incorniciare

La stagione del Leicester è stata straordinaria, collezionando 30 successi in 44 giornate di campionato. Una media incredibile che ha permesso a Jamie Vardy (16 reti) e compagni di chiudere la Championship con due turni d’anticipo. Le Foxes sono, al momento, la squadra con il migliore attacco e la miglior difesa. Adesso, il Leicester tornerà in campo stasera, lunedì 29 aprile, in casa del Preston. Dopodiché, sarà il turno della festa, all’ultima giornata, in casa contro il Blackburn il 4 maggio. Maresca di strada ne ha fatta, eccome. Partito dai campetti di Pontecagnano, passando poi in quelli un po’ più prestigiosi della città di Salerno. È cresciuto nelle giovanili del Milan e si è fatto le ossa in quelle del Cagliari. Poteva occupare tutti i ruoli del centrocampo e quando segnava, specialmente negli anni con la Juventus, portava le mani alla fronte e si trasformava in un toro.

Enzo Maresca | ansa epa @Rungroj Yongrit

 

Una carriera gloriosa quella di Maresca, che ora trova una soddisfazione anche da primo allenatore. Qualcosa di indimenticabile per lui e i tifosi delle Foxes. Come vice allenatore ha lavorato con Manuel Pellegrini al West Ham nel 2019. Un’esperienza che si è conclusa nel 2020. Da lì Maresca è andato a vedere gli allenamenti dei Citizens. Ci resta quattro giorni e si crea subito un feeling con Guardiola. I due non si erano mai visti, ma l’empatia c’è. Ed ecco che Maresca inizia con l’Under 23 del City. Vince il campionato di categoria, va al Parma, resta disoccupato e torna al Manchester City richiamato sempre da Guardiola. Il resto è storia. Con la promozione in Premier con il Leicester. E adesso Maresca sogna già il massimo campionato inglese.

Redazione Footbola

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