Sono bastati solamente otto minuti ad Arda Turan per conquistarsi il Barcellona: dopo l’esordio ufficiale in Copa del Rey è arrivata anche la prima maglia da titolare in Liga per l’ex pupillo del Cholo Simeone e l’impatto è stato devastante.
Nulla di sorprendente per un ragazzo dal forte carattere, decisamente voglioso di spaccare con la sua nuova maglia dopo quattro mesi di agonia passati tra il campo d’allenamento e la tribuna. Gli ingredienti per un grande pomeriggio c’erano tutti: il Camp Nou è la solita cornice, Messi ispira grande calcio e il sistema Barcellona permette a chiunque di subentrare senza problemi di ambientamento.
Il Granada sì era tutt’altro che un avversario difficile: tirava l’aria della solita giornata in cui i blaugrana prima segnano e più gol ti fanno.
Arda Turan ha voglia e capacità di prendersi subito questa squadra e con un assist geniale per Messi mette il primo 1 stagionale nella casella delle statistiche importanti.
Niente male per uno che ancora non aveva assaggiato il campionato con quella maglia. Luis Enrique apprezza soprattutto perché sa di aver trovato la quadra anche con Iniesta seduto in panchina.
Arda Turan può afre comodamente la mezz’ala come oggi ma può anche ricoprire uno dei ruoli di esterno d’attacco, reparto senza urgenze nei titolari ma con qualche problemino con le seconde linee dopo l’infortunio di Rafinha nella serata dell’Olimpico contro la Roma.
Ritmi e equilibri per un Barcellona sempre più stellare che è riuscito ad integrare anche Aleix Vidal, altro giocatore stoppato dalla sanzione FIFA e costretto ad aspettare il nuovo anno solare per poter vestire finalmente la maglia blaugrana.
Nella giornata in cui Messi torna ad essere celebrato in tutto e per tutto per la sua ennesima tripletta c’è spazio anche per nuove considerazioni e idee in ottica futuro.
Sprazzi di novità e di grande calcio per un Barça che adesso ha anche il jolly Arda Turan.