Dal presidente della Figc Gravina al numero uno del Coni Malagò: il mondo dello sport contro la firma anti-Covisoc ipotizzata dal ministro Abodi
La proposta del Ministro Abodi di istituire un’agenzia esterna alla Figc, in pratica sostituendo la Covisoc, per il controllo dei conti delle società, ha scatenato una forte reazione nel mondo del calcio e non solo. Il decreto legge, percepito come un’ingerenza governativa dai vertici del pallone nostrano, prevede la nomina diretta da parte della presidenza del Consiglio di un’autorità, composta da tre figure e una trentina di controllori, con un costo stimato di circa 2,5 milioni di euro che andrebbe a gravare sui club.
Questa mossa è stata fortemente contestata dalla Federazione, con il presidente Gabriele Gravina che ha convocato una riunione straordinaria per le 18 di questa sera con i presidenti delle Leghe Serie A, B, Lega Pro, oltre ad allenatori, giocatori e arbitri, per discutere della situazione. Anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha criticato quanto il governo stia mettendo in atto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, definendo “tempi e modalità sbagliati, siamo completamente dalla parte della Figc”.
Malagò ha anche evidenziato che il Coni è “venuto a conoscenza della riforma tramite la Figc”, esprimendo sorpresa per non essere stato informato direttamente dal governo su una questione così rilevante. Ha sottolineato poi “l’assenza di rispetto in questo processo, un aspetto che nel mondo dello sport non passa inosservato”. Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha affermato inoltre di non essere stato informato del progetto di istituire un’agenzia di controllo sui bilanci “prima di venerdì 3 maggio”, ma solo che il Ministro avesse accennato mesi prima a una sua “idea di revisione dei criteri di nomina dei membri della Covisoc”.
Il presidente del Coni ha infatti ribadito come “questa norma non nasce per migliorare la situazione. Ma per cambiare le regole del gioco. Leggo che ci saranno rettifiche non so quanto significative. Parola questa, significative, che si presta a varie interpretazioni”. Emerge poi una problematica che solleva interrogativi sulle implicazioni future, considerando che, come ha evidenziato Malagò, i club già attualmente sono soggetti alle regole dell’Uefa e della Fifa, con possibili contraddizioni nel caso una società venisse esclusa dal campionato per motivi economici ma partecipasse a competizioni internazionali come la Champions League o il Mondiale per club.
Il Presidente della FIGC ha reagito polemicamente, negando che il Ministro dello Sport Abodi gli avesse anticipato l’idea: “Non ho mai sentito parlare di un’agenzia, chi afferma questo dice il falso.” Il decreto del governo che modifica le regole dei controlli nel calcio suscita critiche e polemiche. Tuttavia, Andrea Abodi, Ministro per lo Sport, interviene direttamente per confermare gli obiettivi del governo: “La proposta di istituire un’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche mira a esternalizzare i controlli finora gestiti internamente, tramite un ente terzo, pubblico e con piena autonomia regolamentare e decisionale.”
Abodi aggiunge: “Il testo divulgato è una bozza, il che significa che prima di approdare in Consiglio dei Ministri potrebbe essere migliorato, ma senza cambiare la sostanza”. Abodi replica che l’idea di sostituire la Covisoc con un ente terzo per i controlli economici e finanziari era chiara da tempo. Un decreto approvato in Consiglio dei Ministri “la scorsa estate conteneva una norma sui controlli finanziari sulle società professionistiche. Il tema è quindi oggettivamente nell’agenda da circa un anno, quindi era prevedibile una proposta.”
La norma è inclusa in un decreto più ampio sullo sport, che arriverà in Consiglio dei Ministri tra circa dieci giorni. Il testo sulle disposizioni dei controlli finanziari è stato inviato venerdì alla Figc, “per trasparenza e correttezza. La Federazione avrà il tempo per studiarlo, approfondirlo e proporre eventuali modifiche,” conclude il Ministro, ieri ad Antalya per la finale del campionato Eurovolley. Gli uffici del Ministero lasciano intendere che le modifiche alla norma sui controlli, per rispondere alle preoccupazioni sull’autonomia dello sport, saranno marginali, ma non sostanziali. Il progetto prevede la creazione di un’Autorità indipendente per verificare i requisiti economici e finanziari delle squadre di calcio e basket per l’iscrizione ai campionati e per garantire una competizione equa. La decisione di iscrivere le squadre, con eventuali penalizzazioni in classifica, rimarrebbe competenza degli organi della Figc, secondo il progetto del governo.
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