La precocità di Paweł Cibicki è stata una delle sorprese più piacevoli di questa stagione in casa Malmoe. Il reparto offensivo degli Himmelsblått era arrivato alle porte di questa nuova stagione con più di un punto interrogativo. Come dosare Markus Rosenberg? Come sostituire l’islandese Kjartansson, partito per Haifa e autore di 14 reti nella scorsa Allsvenskan? Chi acquistare dopo gli addii di Djurdjic e Mehmeti, anche solo a livello numerico? Jeremejeff sarebbe stato pronto oppure no? E Cibicki, avrebbe retto i galloni da titolare o sarebbe dovuto ancora esser svezzato mediante qualche prestito? Di tutte queste domande, almeno una ha già avuto una risposta. Ed è l’ultima, ossia quella che sulla carta sarebbe stata data per meno scontata. Le primavere di Rosenberg si facevano sentire, i tre ex attaccanti erano stati sostituiti ma non senza patemi d’animo, Jeremejeff al momento non pareva aver convinto né Pehrsson né la stampa. E allora, per forza di cose, il volto del Malmö 2017 poteva esser solo di questa punta svedese naturalizzata polacca (ma nata qui, nella città più importante del Götaland, l’8 gennaio 1994).
Paweł muove i suoi primi passi alla tenera età di 6 anni presso il Nydala FC, ma ben presto le sue potenzialità gli consentono di entrare in pianta stabile nelle giovanili dei biancazzurri. Quel piccolo spilungone sarà magari gracilino, ma certamente ha talento e infatti nel 2012 il club lo blinda a sé con un contratto, in modo tale da allontanare la concorrenza. Qui Paweł continua la sua rapida ascesa, tanto che l’anno dopo verrà stabilmente aggregato in prima squadra: il 7 luglio 2013 debutta subentrando a Rantie nel match contro il Gefle, primo squillo di una carriera da predestinato. Sono 7 le presenze al primo assaggio di Allsvenskan (la maggior parte da subentrato), mentre per la prima gioia bisogna aspettare il 12 maggio 2014: a farne le spese, l’Halmstad. Il suo talento però è cristallino, si comincia a parlare di Cibicki come dell’ennesimo diamante lavorato dalla premiata gioielleria Malmoe, ed è naturale dunque che il suo cognome finisca sulla lista di qualche club continentale. Il Groningen è il primo a fiondarsi su di lui, che inizialmente accetta le lusinghe e trova un accordo verbale, poi però rifiuta cordialmente preferendo restar in Svezia. Nel mese di giugno, la stampa scandinava scriveva così.
Il Malmö si trova pertanto un potenziale talento ma preferisce non rischiare: la scelta di spedirlo in prestito per farsi le ossa sarà la migliore possibile. Lo scorso anno Paweł giocava nel neopromosso Jönköpings, i verdi del J-Södra che mancavano da 46 anni in Allsvenskan. L’inizio di 2016 è stato da sogno, con l’esordio a Kalmar deciso da questo destro su assist di Tommy Thelin. Quattro giorni dopo, il 6 aprile, ecco il momento della verità, la prima dei neopromossi davanti allo Stadsparksvallen: davanti c’è il Malmoe. Dopo 4′ un colpo di testa del centrale ospite Bengtsson faceva pensare all’imbarcata, ma non sarà affatto così. Al 26′ e al 62′ arrivavano due staffilate di Cibicki, nel frattempo Smylie aveva segnato e si sarebbe poi fatto sbatter fuori per doppia ammonizione. Al 78′ Berget riapriva la pratica, ma il destino aveva già deciso che quella sarebbe stata la sua partita. Contro i detentori del suo cartellino Paweł non si era fatto intimorire né prendere da compassione né tantomeno gli era venuta voglia di non affondare il colpo. E la prima doppietta in Allsvenskan, tra i grandi, l’ha messa a segno contro il suo Malmo e davanti a 6300 spettatori che già erano felici per esser tornati in massima categoria. Volete mettere la soddisfazione di vincere così contro i campioni? Non finisce qui, perchè Cibicki era straordinariamente inserito in quella macchina che è il J-Södra. I rifornimenti arriveranno sempre precisi e puntuali, dunque non sarà un problema per il numero 22 andare in gol. Contro Hammarby e Falkenbergs si travestiva da assist-man (Thelin e Smylie i favoriti), mentre un giallo rimediato contro l’Aik al minuto 87 gli faceva scattare la squalifica per somma di ammonizioni. Problema? No, perchè al rientro si è reso protagonista di 4 reti in altrettante partite: destro all’Helsinborgs, su tap-in dopo rigore parato all’Häcken (segnò Jeremejeff tra gli avversari, tra l’altro), di testa contro l’Elfsborg (oltre all’assist a Svensson), di destro al Sundsvall. Dopo 12 partite Cibicki era già a quota 7 e la sua squadra era issata ad un tranquillo undicesimo posto. Chiuderà il suo primo campionato completo in calo, parallelamente alla crisi in cui la sua squadra si era nel frattempo cacciata. A fine stagione, lo score di Paweł parlerà di 9 reti e 7 assist in 26 presenze.
Qui sotto invece trovate la prima lezione su come abbattere la squadra proprietaria del vostro cartellino, eccezionalmente tenuta dal professor Cibicki.
Se nell’ottobre 2016 aveva prolungato il suo contratto col Malmö fino al 2019 e nel frattempo aveva contribuito a salvare lo Jönköpings, il meglio sarebbe venuto dopo: in quest’Allsvenskan 2017, infatti, Cibicki è stato inserito in pianta stabile nella rosa degli Himmelsblått. Alla prima giornata ha pareggiato di testa il match contro il Göteborg, alla terza si è esaltato contro l’Halmstads: doppietta, entrambi col destro, e assist per la rete di Christensen. Inutile girarci intorno, col suo numero 15 si è preso Malmoe: partendo da titolare, si è inteso alla perfezione con Rosenberg, fino a quanto contro l’Örebro Magnus Pehrsson ha deciso di strafare e provare a utilizzare il trio d’attacco tutt’insieme. Formalmente Cibicki partiva dal esterno destro, sicché davanti oltre al capitano giocava Jeremejeff. Di fatto, il polacco risultava meno devastante ma consentiva di restare attaccati al dogma del 4-4-2. Il sinistro contro l’Elfsborg, datato 8 maggio, è l’ultima rete in ordine cronologico: siamo arrivati a quota 5.
Come detto, questo giovane attaccante è nato a Malmö. Per via delle origini polacche dei suoi genitori, tuttavia, a Paweł si sono aperte due porte davanti. Inizialmente ha vestito la casacca svedese, poi però ha cambiato idea propendendo per la Polonia e debuttando nel 2013 con l’Under19 in un amichevole. Volendo magari interpretare i segnali della sorte, potrebbe anche darsi che si sia ricreduto dopo che la sfortuna gli si era presentata davanti sotto forma di palo: questo video ne è la prova, signori. [Ah, e comunque ha giocato gli Europei Under21 con la casacca svedese eh, non si è mai troppo decisi…]
Non pensiate che in campionato sia fortunatissimo, eh. Anche se pare che quest’anno gli riescano pure le rovesciate.
Come detto, Cibicki è pronto. Se già prima la sua precocità e le sue qualità l’avevano messo nel mirino di qualche club, le ultime performances hanno confermato le previsioni. Su di lui adesso sarebbe piombato prepotentemente l’Ajax, che dopo Huntelaar potrebbe tentare il decisivo affondo per il polacco nel caso in cui partisse Dolberg. Il 15 maggio il Sun ha inserito nella lista dei pretendenti anche il Manchester United. E restava vigile pure l’Inter, mediante la sua capillare rete di scouting. Secondo FcInterNews.it Sabatini avrebbe mandato qualche osservatore in Svezia per assistere al match dello Swedbank Stadion contro il Norrköping. Hanno portato sfortuna, è arrivata la prima sconfitta stagionale per i padroni di casa, ma forse è meglio così. Perché se Paweł avesse incantato, probabilmente se ne sarebbero innamorati.
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