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Il derby va al Lione: poche tracce dei Verdi

Grande l’attesa che accompagna il Derby del Rodano, una delle partite più sentite del calcio francese. Di fronte, due squadre agli opposti si sono date battaglia: da un lato il Lione di Bosz che sta finalmente trovando il bandolo della matassa, dall’altro i verdi avversari del Saint-Etienne aggrovigliati su sé stessi in fondo alla classifica. Un’eventuale retrocessione in Ligue 2 farebbe sprofondare la squadra con più titoli e un pezzo di storia del calcio francese, che per adesso non è stata superata ancora dallo strapotere del PSG.

Decide il match un rigore di Dembelé, che risponde presente per la quarta volta in sei derby. Lo stesso ex Celtic si era procurato il tiro dagli undici metri sfruttando in profondità il fendente di Dubois: la finta di rallentamento prima dello sprint inganna tragicamente Kolodziejczak che lo atterra senza troppi complimenti. Di fatto, Les Verts non hanno mai reagito allo svantaggio iniziale rischiando anzi di capicollare sotto i colpi di Aouar, murato da pochi passi, e Dubois, che va a pochi centimetri dal bersaglio a giro di sinistro.

Il Saint-Etienne non reagisce nemmeno dal punto di vista della foga mettendo troppa poca pressione alle trame lionesi e spendendo solo due cartellini nonostante la costante presenza del Lione nella propria metà campo. Il colpo di testa di Camara, disinnescato dall’intervento di Anthony Lopes e dall’intervento (rude, ma pulito) di Damien Da Silva sembra poter accendere la gara, sia dal punto di vista realizzativo che di ‘spirito da derby’. Nulla. Se neanche questo ha acceso il Derby del Rodano nel Saint-Etienne, la situazione è lontana dall’essere risolta.

 

Il Saint-Etienne è ultimo in classifica a sei punti dalla salvezza. Non molto, da un certo punto di vista, ma la vittoria manca da otto partite e nelle ultime sette sono arrivate solo sconfitte. Perdere contro il Lione sa di mazzata definitiva sugli uomini di Dupraz: gli arrivi di Bernardoni, Gnagnon e  Mangala possono essere un buon inizio per raddensare le speranze di chiudere il reparto difensivo, ma serve anche della qualità. L’attacco latita (solo 18 gol fatti) e serve un attaccante che possa invertire la tendenza. Sull’altra sponda del Rodano, il Lione gode e si fa avanti per la lotta europea. Il derby del Rodano non emoziona, ma separa i destini di due squadre mai banali per percorso e storia.

 

dixifra

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