Categories: Storie di calcio

Il Cluj torna nello stadio della sua più grande impresa europea

Questa sera la Lazio avrà l’ultima possibilità per restare ancora aggrappata alle minime speranze di qualificazione ai sedicesimi di Europa League e per farlo sarà fondamentale vincere lo scontro diretto contro il Cluj. I rumeni sono la grande rivelazione e sono a un passo dal passaggio del turno beffando così squadre ben più quotate come Lazio e Rennes. Questo grande traguardo potrebbe poi avvenire in uno stadio molto caro ai ferrovieri, quell’Olimpico dove undici fa accadde un vero e proprio miracolo.
Dopo la vittoria del primo titolo rumeno della propria storia nel 2007-08 il Cluj riuscì a disputare la Champions League in un girone di ferro con Chelsea e Roma come grandi favorite. La prima gara della propria storia nella massima competizione internazionale avvenne il 16 settembre 2008 e i giallorossi allenati da Luciano Spalletti erano il primo avversario. Dopo i due secondi posti appena passati, la squadra della Capitale stava vivendo un inizio di Serie A difficoltoso e la sfida con i bordeaux della Transilvania sembrava essere la partita giusta per riprendere convinzione e fiducia nei propri mezzi. Gli infortuni costrinsero il tecnico toscano a ridisegnare la difesa e senza Juan e Mexes, furono Panucci e addirittura Cassetti a comporre la coppia di centrali. Anche Totti partì dalla panchina con Júlio Baptista pronto a supportare Vučinić.

L’ansia dell’esordio bloccò in avvio di gara il Cluj e la Roma partì alla grande con Panucci che staccò di testa da corner di De Rossi e trafisse Stancioiu per l’1-0. Tutto semplice quindi, ma i lupacchiotti ebbero un incredibile calo di tensione e a salire in cattedra fu un argentino tornato ancora oggi a giocare in Transilvania. Juan Culio era arrivato in Romania nella stagione precedente ed era la sua prima esperienza europea all’età di ventiquattro anni e all’Olimpico sembrava esser nata una stella. Con due grandi conclusioni, una nel primo tempo e una a inizio ripresa, il sudamericano batté Doni per due volte ribaltando così il risultato e facendo sprofondare la Roma in piena crisi. Non bastarono gli inserimenti di Totti e Montella al posto di Riise e Taddei, i giallorossi erano svuotati e senza idee e quando il russo Baskakov fece terminare l’incontro l’Olimpico riempì di fischi i propri beniamini.

A festeggiare erano rimasti solo i tifosi rumeni arrivati nella Capitale e l’allenatore italiani dei ferrovieri Maurizio Trombetta che nel Belpaese non riuscì mai ad avere un’occasione per mettersi in mostra.

Francesco Domenighini

Recent Posts

Roma, Pellegrini si ferma in allenamento: ci sarà contro l’Atalanta?

Lorenzo Pellegrini, il capitano giallorosso e uno dei pilastri della squadra, ha dovuto interrompere la…

6 ore ago

Juventus, Vlahovic e la parole sulla leggenda bianconera Del Piero: “Non era il mio preferito”

Dušan Vlahović, attaccante della Juventus, ha recentemente partecipato a un incontro con i giovani tifosi…

7 ore ago

Kings League, i Boomers di Fedez e Luciano Moggi puntellano la difesa con Leonardo Bonucci

Leonardo Bonucci, uno dei difensori più emblematici del calcio italiano, ha intrapreso un'entusiasmante nuova avventura…

7 ore ago

Inter, Cassano insiste: “Da tifoso sono contento ma non meritava di passare!”

Cassano esprime le sue sensazioni in merito alla vittoria dell’Inter contro il Barcellona, che ha…

7 ore ago

Roma, la panchina scotta: Allegri futuro allenatore giallorosso? Sembra una strada percorribile

Il piano dei Friedkin, proprietari della Roma, per convincere Max Allegri ad assumere l'incarico da…

8 ore ago

Inter, mirino puntato su un gioiello del Genoa per puntellare la difesa: uno sgarbo alla Juve?

Gli occhi della dirigenza dell'Inter sono puntati su un giovane difensore del Genoa di Patrick…

9 ore ago