A distanza di ben 22 anni il Bologna torna in Europa. In attesa di scoprire da quale “porta” vi entrerà, vediamo come sono andate le passate esperienze dei felsinei nelle competizioni continentali
La trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, che terminerà questa sera con lo scontro tra il Genoa e il Cagliari, ha regalato molte sentenze, di cui una storica: il Bologna, dopo ben 22 anni, tornerà a giocare un torneo europeo. Certo, il sogno degli uomini di Thiago Motta è quello di competere nell’Europa che conta, ma il risultato è comunque da sottolineare. In attesa di scoprire se i rossoblù riusciranno a centrare la qualificazione in Champions (al momento si trovano a occupare la quarta posizione in classifica, con 4 punti di vantaggio sulla Roma e con 6 punti di vantaggio sull’Atalanta, la quale, però, ha una partita in meno), scopriamo come sono andate le loro esperienze passate in giro per l’Europa.
Con una continuità stupefacente e un gioco che ha ampiamente soddisfatto gli amanti dell’estetica, il Bologna guidato da Thiago Motta ha ottenuto una storica qualificazione alle Coppe europee, riportando il club nelle competizioni UEFA dopo ben 22 anni dall’ultima volta. Ma quali sono stati i risultati del Bologna in queste competizioni?
Per trovare la prima apparizione in una Coppa europea del Bologna bisogna tornare indietro alla stagione 1964/65. La prima campagna dei rossoblù nella principale coppa continentale, però, non è assolutamente delle migliori, anzi: l’eliminazione arriva addirittura nel primo turno preliminare, dove i felsinei si arrendono contro i belgi dell’Anderlecht.
Identico è il percorso del Bologna anche 6 anni più tardi, questa volta nella Coppa delle Coppe, dove i rossoblù vengono eliminati al primo turno dai tedeschi del Vorwärts Berlino.
Un destino molto simile attende il Bologna anche alla sua terza apparizione della storia in Europa: nella stagione 1971/72, infatti, i rossoblù vengono eliminati dalla Coppa Uefa ai sedicesimi di finale dal FK Željezničar, squadra della Bosnia ed Erzegovina.
Due anni più tardi il Bologna torna a giocare in Europa, nella Coppa delle Coppe, ma ancora una volta non riesce a lasciare il segno e per i felsinei la competizione termina ai sedicesimi di finale, dove vengono eliminati dal Gwardia Varsavia.
Molto più entusiasmante e storica è la stagione 1990/91 in Europa per il Bologna. La squadra emiliana, infatti, dopo aver eliminato ai trentaduesimi di finale il Zagłębie Lubin, ai sedicesimi gli Hearts e agli ottavi l’Admira/Wacker, si deve arrendere ai quarti di finale contro i portoghesi dello Sporting Lisbona, con il risultato di 1-1 all’andata e di 2-0 al ritorno per i biancoverdi.
Finalmente nel 1998 il Bologna riesce a conquistare il suo primo (e unico) trofeo continentale: nella Coppa Intertoto, dopo aver superato il National Bucarest al terzo turno, grazie alla regola dei gol in trasferta, e aver battuto in semifinale la Sampdoria nel derby italiano, i felsinei vincono per 1-0 e 2-0 contro i polacchi del Ruch Chorzòv, alzando al cielo la coppa.
Dopo la vittoria estiva nella Coppa Intertoto, il Bologna di Carlo Mazzone si qualifica per la Coppa UEFA 1998/99. Grazie agli acquisti di Beppe Signori e del giovane brasiliano Eriberto (che poi si rivelerà chiamarsi Luciano), il Bologna si prepara per l’avventura europea. La squadra, guidata dai pilastri Antonioli, Marocchi e Kennet Andersson, inizia la competizione contro lo Sporting Lisbona, vincendo sia il turno di andata che quello di ritorno. Successivamente, supera lo Slavia Praga e il Betis Siviglia, raggiungendo i quarti di finale contro l’Olympique Lione. Una spettacolare vittoria per 3-0 all’andata al Dall’Ara indirizza la qualificazione. Nemmeno la sconfitta per 1-0 nel ritorno a Siviglia riesce a fermare il Bologna, che si qualifica per le semifinali. In semifinale, il Bologna affronta l’Olympique Marsiglia. Dopo uno 0-0 nel match d’andata, gli emiliani vengono eliminati dalla competizione dopo l’1-1 del ritorno al Dall’Ara, a causa della regola dei gol fuori casa, perdendo così l’opportunità di raggiungere la finale. Tuttavia, questa storica cavalcata fino alle semifinali resta un punto di riferimento nella storia del club nelle competizioni UEFA.
Dopo la vittoria nello spareggio per la Coppa Italia, nella stagione 1998/99 il Bologna si qualifica per la Coppa UEFA 1999/00. In estate, il Bologna saluta Mazzone e cambia allenatore, affidando la squadra a Sergio Buso, e si rinforza con importanti acquisti, inclusi Gianluca Pagliuca e Beppe Signori. Nel primo turno di Coppa UEFA, il Bologna affronta lo Zenit San Pietroburgo, vincendo 3-0 all’andata in Russia e pareggiando 2-2 al ritorno al Dall’Ara. Successivamente, nei sedicesimi di finale, il Bologna batte l’Anderlecht con un risultato totale tra andata e ritorno di 4-2. Nel turno successivo, il Bologna trova sul proprio cammino i turchi del Galatasaray. Dopo un pareggio per 1-1 all’andata al Dall’Ara, il Bologna perde 2-1 al ritorno in Turchia, venendo eliminato dalla competizione. Il Galatasaray vincerà poi la Coppa UEFA di quell’anno.
Nell’estate del 2002, il Bologna fa registrare la sua ultima presenza in Europa, giocandosi fino alla fine la Coppa Intertoto. Guidati da Francesco Guidolin, i rossoblù vantano un attacco molto forte con Cruz e Signori, supportati da Bellucci e Meghni. Il cammino inizia dal terzo turno contro il Bate Borisov, che termina con una vittoria per 2-0 in casa e uno 0-0 in trasferta. In semifinale, il Teplice viene sconfitto con un netto 5-1 in casa e un 3-1 in trasferta. In finale, il Bologna affronta gli inglesi del Fulham. Dopo il pareggio con il risultato di 2-2 all’andata, la squadra italiana perde 3-1 al ritorno, mancando l’accesso alla Coppa UEFA e la possibilità di alzare la seconda coppa europea della propria storia.
Nel 2002 termina, quindi, la storia dei felsinei in Europa, una storia che, però, è pronta a ricominciare dalla prossima stagione, anche se c’è ancora da scoprire quale sarà la competizione a cui i rossoblù parteciperanno.
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