Il Bayern Monaco non sbaglia e vola in finale del Mondiale per Club

Inizia l’avventura del Bayern Monaco al Mondiale per Club e, in semifinale, l’avversario è il club egiziano dell’Al Ahly. I ragazzi di Flick arrivano a questo appuntamento da cinque vittorie consecutive in Bundesliga; striscia che ha permesso ai bavaresi di consolidare il primo posto (più sette sul Lipsia) ma soprattutto superare definitivamente un periodo difficile, culminato con la clamorosa eliminazione in DFB-Pokal per mano dell’Holstein Kiel. Da quello scivolone, però, il Bayern ha ripreso a marcia e ora vuole conquistare l’ennesimo trofeo di un biennio irripetibile. Missione partita nel migliore dei grazie al successo per uno a zero; gara dominata dall’inizio alla fine dai bavaresi che avrebbero potuto vincere con un punteggio ben più ampio. Le tante occasioni mancate sono l’unico neo della serata bavarese. Ora la finale con il Tigres per confermare di essere la squadra più forte del Mondo.

Bayern Monaco, ci pensa Lewandowski

Una partita dominata, come da pronostico; il Bayern Monaco non sbaglia e si qualifica per la finale del Mondiale per Club. Obiettivamente era difficile pensare ad un risultato diverso da una vittoria bavarese considerando l’enorme differenza tra le due squadre. Flick, da questa partita, si porta a casa l’ennesima rete di Lewandowski; l’attaccante polacco, dopo aver sbagliato il rigore contro l’Hertha Berlino, si è riscattato con una doppietta di enorme importanza. Al tecnico, però, non saranno sicuramente piaciuti i numerosi errori sotto porta; troppe le occasioni mancate e, nel calcio, questo aspetto si rischia di pagarlo a caro prezzo. In finale servirà maggior cinismo sia perché il Tigres ha un livello superiore all’Al Ahly sia per evitare inutili sofferenze. Il Bayern Monaco rispetta i pronostici e si prende la finale sotto il segno del solito, fenomenale, Robert Lewandowski.

Per il club egiziano è stata una serata da sogno, indipendentemente dal risultato. Poter affrontare la squadra attualmente più forte in Europa (ed evitare comunque una goleada) non capita tutti i giorni.