Meglio di così non poteva andare per i Barcellona: il successo contro il Valencia vale molto più di 3 punti perché rimette le giuste sensazioni a una squadra che si era presentata all’ultima sosta quasi con la convinzione di cambiare allenatore, e riparte dal successo per 3-1 in rimonta col Valencia con grandissime certezze.
La più limpida è quella di Ansu Fati: se la rete al Levante poteva sembrare solo un lampo in un finale di gara già scritto, la perla col Valencia è il simbolo del suo momento di forma, sorprendentemente già importante nonostante il lungo stop e le pochissime presenze. Ansu è stato autore di un gol da campione che può far ben sperare per un attacco che fino a qualche settimana fa contava pochissime unità e che invece adesso può affidarsi al suo talento oltre che a quello di Depay, unico trascinatore dei primi sprazzi di stagione.
Già, Depay, in gol anche stavolta: solo un calcio di rigore sì, anche in questo caso preso da Ansu Fati, ma calciato con una violenza impressionante al punto da rendere spettacolare anche un’esecuzione dagli undici metri. l’olandese è padrone dell’attacco e continua a fare bene nella nuova realtà, in attesa di poter lasciare il segno anche in Champions, imminente obiettivo settimanale. Ormai l’Europa diventa l’ultimo palcoscenico dove rimettersi in corsa, perché il campionato sembra cominciare a offrire scenari interessanti: a parità di giornate Real e Atlético distano 2 punti con un Clásico in vista, e la capolista Real Sociedad ne ha 5 di vantaggio ma con un match in più. Insomma, nonostante la falsa partenza nulla è compromesso e chissà che con il rientro di Agüero, oggi al debutto in Liga, la squadra non possa aver risolto almeno i problemi offensivi per sognare di competere.
In Champions la rimonta è durissima da attuare, ma ci sono le possibilità per non andare incontro a un’eliminazione che sarebbe storica. Dalla sfida col Valencia, la prima con la possibilità di ospitare il 100% del pubblico (c’erano più di 50.000 persone al Camp Nou) sono arrivate tante indicazioni positive, ora l’unico obiettivo è evitare che come accaduto spesso in passato, la gioia di un successo esaltante possa distogliere l’attenzione dal reale valore della squadra.