Il Barcellona, reduce da due vittorie consecutive, cercava continuità per riprendersi, momentaneamente, il quarto posto della classifica; al Camp Nou arrivava un Valencia a caccia di un successo assente da più di un mese: era l’otto novembre quando il club si impose quattro a uno sul Real Madrid. Partita delicata per il futuro di due squadre ancora alla ricerca di una precisa identità. Alla fine è venuto fuori un pareggio che ha confermato i problemi difensivi dei Bluagrana e l’incapacità di trovare equilibrio da parte dei ragazzi di Gracia.
Non basta Messi, alla rete numero 450 in Liga e 643 con il Barcellona eguagliando un certo Pelé, per portare la terza vittoria consecutiva. Squadra completamente spaccata a metà con i quattro davanti a cercare di inventare la giocata decisiva mentre in difesa, complici le numerose assenze (Lenglet è entrato a dieci minuti dalla fine), i Blaugrana faticano a trovare la giusta quadratura. Non sono tanto i quattordici goal subiti a preoccupare quanto la facilità con cui vengono subiti; anche oggi gli avversari arrivavano con estrema facilità nell’area di rigore di ter Stegen e, nel corso del primo tempo, sono state tante le occasioni create dal Valencia.
Il Barcellona non riesce a trovare continuità e questa sera rischia di trovarsi sesto con quattro punti dall’ultimo posto utile per qualificarsi in Champions; situazione complicata che Koeman deve cercare di risolvere il prima possibile.
Valencia, occasione sprecata
Il Valencia, dopo il Real Madrid, riesce a fare punti anche contro il Barcellona; punto prezioso al Camp Nou con un pizzico di rammarico visto quanto sprecato da Guedes e compagni nella prima frazione di gioco. Gracia si può ritenere soddisfatto per la reazione dei suoi dopo il due a uno di Araujo; la squadra, infatti, non ha mollato riuscendo a trovare il definitivo pareggio. Squadra in crescita nonostante si debba lavorare su una difesa ancora troppo fragile; dalla prestazione odierna, però, si può costruire qualcosa di importante.
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