Culebrón è il termine utilizzato in Spagna per definire ciò che noi chiamiamo il tormentone di mercato. E in questo periodo di lunga pausa calcistica il vero culebrón è quello del passaggio di Lautaro Martínez al Barcellona.
La domanda che sorge spontanea è il motivo della ricerca così insistita di una punta da parte del Barça, che in ogni sessione di mercato ha provato ad aggiungere elementi nuovi, spesso con un ricambio forzato, al proprio pacchetto offensivo. Per quanto sia ovvio che Lautaro piaccia a grandi club, va analizzato il perché una squadra che vanta come tridente titolare Griezmann-Suárez-Messi sia in costante azione sul mercato delle punte.
La risposta potrebbe essere anche più scontata del previsto: il Barcellona sta cercando di non farsi cogliere impreparato per quello che sarà il post-Suárez, un’epoca che potrebbe cominciare tra un paio d’anni, stagione più, stagione meno, ma che sicuramente rappresenterà una svolta storica nella realtà del club blaugrana. E allora è meglio avere sin da subito un’alternativa pronta, uno in grado di garantire affidabilità e che possa far tirare il fiato quando necessario all’uruguaiano: sia chiaro non una riserva, ma uno che possa sostituirlo degnamente e che in contesti più fantasiosi possa persino giocargli affianco.
Anche perché l’alternanza degli ultimi anni è stata un flop su tutti i fronti: Paco Alcácer non poteva accontentarsi del ruolo di comprimario ed è andato a cercare fortuna altrove, Boateng non si è rivelato all’altezza della causa e per quel poco che ha potuto mettersi in mostra Braithwaite sa di non essere una prima scelta e con ogni probabilità lascerà la squadra alla prima finestra disponibile, visto che alla ripresa Suárez sarà perfettamente integro e in grado di giocare.
Il problema di un eventuale acquisto di Lautaro è che al momento non verrebbe per essere il titolare, o quantomeno non sarebbe considerato tale in un attacco a tre, visto che la maglia numero 9 ha già un possessore e come esterno sarebbe probabilmente snaturato più di quanto non lo sia già Griezmann. Insomma il rischio è di ritrovarsi in una condizione simile a quella di Coutinho, arrivare con una spesa importantissima per poi non avere una collocazione fissa in squadra, contesto che spesso porta a malumori.
Il Barcellona però ha dimostrato in più occasioni di avere la necessità di un’alternativa all’altezza di Suárez per due evenienze: la prima, scontata, dell’assenza dell’uruguaiano, la seconda di non avere soluzioni d’area di rigore a partita in corso, visto che al momento Setién potrebbe inserire solamente giocatori dal cambio di passo ma nessun finalizzatore puro.
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