Poteva essere un’altra sconfitta di questo deludente United, partito con le massime ambizioni ma mestamente costretto a ridimensionarsi nel corso dei mesi, ma Zlatan Ibrahimovic ha deciso di lasciare un segno anche questa volta: il suo rigore a tempo praticamente scaduto ha annichilito i tifosi dell’Everton, che già pregustavano il grande balzo in avanti in classifica dopo l’ 1-0 targato Jagielka.
Lo avevamo già detto in occasione del derby contro il Liverpool, ma gli infortuni e le assenze continuano a perseguitare l’Everton: dopo aver fatto esordire il giovane Pennington, autore del gol contro il Liverpool, i Toffees ritornano alla difesa a quattro, ovviamente rimaneggiata per le assenze dei grandi protagonisti. La situazione sicuramente ingolosisce un bomber come Ibrahimovic che fin dai primi minuti prova in ogni modo a ferire gli avversari, bravi però a reggere ogni colpo e a difendere la propria porta. È però proprio dal reparto arretrato che arriva la rete che fa sognare tutti i tifosi ospiti: sugli sviluppi di un corner Jagielka salta più in alto di tutti e con un colpo di testa lascia impietrito de Gea che può solo voltarsi per raccogliere la palla dello svantaggio. Sfortunatamente per l’Everton questa è stata l’unica rete della partita, complice anche un’altra prestazione sottotono di Lukaku, a secco di gol dalla bella doppietta lampo nei minuti finali contro l’Hull: per rincorrere l’Europa ai Toffees servono soprattutto i gol del bomber belga, ancora saldamente in testa alla classifica marcatori
Il Manchester United sarà sicuramente contento di questa vittoria al fotofinish, ma Mourinho non sarà sicuramente dello stesso parere: i Red Devils infatti hanno trovato il secondo pareggio consecutivo dopo il bruttissimo 0-0 contro il WBA, rivelazione della Premier ma comunque squadra modesta rispetto all’armata rossa di Manchester. Con l’Europa League ormai archiviata grazie alla vittoria in League Cup lo United dovrà provare il tutto per tutto per approdare nuovamente in Champions League, seppur passando per la porta di servizio dei preliminari. Il ritorno nell’Europa che conta, comunque possibile con un’eventuale vittoria dell’Europa League, sarebbe un grandissimo trionfo per Mourinho, l’unico modo per non bollare come fallimentare una stagione che ad agosto lo aveva già incoronato come uno dei possibili vincitori del titolo.
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