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Iborra, dodicesimo ideale: prima tripletta in carriera

Nel successo del Siviglia contro il Celta Vigo l’uomo copertina è inevitabilmente Vicente Iborra. Che intuizione Sampaoli e che ingresso in partita per l’ex Levante.

Entra ad inizio ripresa al posto del capitano Nico Pareja, un centrale difensivo, lui che è un mediano puro e gioca una partita divina. Da Pareja ottiene in dote anche la fascia al braccio e una volta calpestato il terreno di gioco è il signore della partita.

Sblocca il risultato lui con una delle specialità della casa, il colpo di testa su corner (battuto splendidamente dal delicato mancino di Sarabia) e mette sulla retta via una partita complicata tanto sulla carta che sul campo. Poi nel finale pesca il jolly per il 2-0 e chiude i conti contro un Celta che ci ha provato con tutte le forze senza trovare risposte positive. Il rigore nel finale serve solamente per omaggiare la sua figura: lui è per caratteristiche un rigorista ma si tiene stretto il pallone per evitare che qualcuno gli neghi l’opportunità di segnare la sua prima tripletta in carriera; parte dagli undici metri e non sbaglia.

Iborra è un calciatore di grande sacrificio, uno disposto a snaturarsi pur di servire la sua squadra. Uno di quei giocatori a volte poco appariscenti ma fondamentali per un grande collettivo come quello del Siviglia, sia sotto la gestione Emery che in questa direzione di Sampaoli.

Un dodicesimo uomo ideale che difficilmente parte dal 1′ assieme ai titolari ma che quando viene chiamato in causa a gara in corso risponde sempre presente e con il massimo dell’impegno. La tripletta di oggi pesa nell’economia del campionato per rendere ancor più credibile la candidatura del Siviglia come terza forza della Liga e testimonia l’incredibile potenziale degli andalusi dalla panchina.

A rotazione Sampaoli sta riuscendo a valorizzare tutti i suoi elementi: oggi è stato il turno di un gregario di lusso e Iborra può festeggiare una pesantissima tripletta da 3 punti.

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