La “De Goolden Schoen”, cerimonia per l’assegnazione dei premi calcistici in Belgio del 2019, è stato l’appuntamento ideale per analizzare l’annata della Jupiler Pro League. Una stagione da protagonista per il Genk, campione in carica, ma adesso in grave difficoltà. Dopo l’esonero dell’ex Charleroi Felice Mazzu, il Genk non ha migliorato la classifica, ponendosi tutt’ora all’ottavo posto a 18 punti dalla capolista Club Brugge. Proprio la squadra dell’allenatore campione in carica Philippe Clement, tornato alle sue origini in estate, sta dominando il campionato con buona pace delle inseguitrici. Tutto ciò senza dimenticare l’Anderlecht, partito con grande ambizioni e acquisti in estate, adesso lontanissimo dalla vetta e aggravato dall’infortunio della stellina Yari Verschaeren.
PREMI
MIGLIOR PORTIERE DELL’ANNO – SIMON MIGNOLET – CLUB BRUGGE
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Il premio come miglior portiere dell’anno va all’ex numero 1 del Liverpool, arrivato in estate al Club Brugge per 7 milioni di euro. Un acquisto per ora azzeccato da parte della dirigenza neroblu, in grado di dare sicurezza tra i pali e carisma nella tenuta difensiva della squadra di Philippe Clement. Ad impressionare sono le 12 partite da imbattuto sulle 19 stagionali in campionato, un dato che ha riproposto in chiave nazionale il nativo di Sint.
MIGLIOR GIOVANE DELL’ANNO – YARI VARSCHAEREN – ANDERLECHT
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Il centrocampista dell’Anderlecht, unica nota positiva in una stagione da dimenticare per la squadra di Bruxelles, raccoglie l’eredità di Wesley e vince il premio di miglior giovane dell’anno. Un dicembre da dimenticare per Verschaeren, infortunatosi nel punto più alto della sua tenuta fisica. La rottura del ginocchio, che forse lo costringerà a saltare il prossimo europeo, sarà un banco di prova per la tenuta mentale di uno dei giovani più interessanti della Jupiler Pro League. Precede David, attaccante canadese del Gent, di 60 punti. Questa decisione sembra aver fatto storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori. I 10 gol in 17 partite della giovane punta nata a Brooklin, lo hanno comunque messo sotto i riflettori del grande calcio internazionale.
SCARPA D’ORO – HANS VANAKEN – CLUB BRUGGE
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Hans Vanaken è stato il miglior giocatore della scorsa stagione, con 14 gol e 17 assist in 40 partite. Uno score molto interessante e che ha rotto la maledizione della “scarpa d’oro”. Nessun calciatore tranne Vanaken e Jan Ceulemans erano stati in grado di ripetersi per più anni consecutivamente nella vittoria di questo titolo. Un riconoscimento che ha posto Vanaken nella cerchia dei calciatori più forti che si siano mai espressi sui campi belga, ma che lo pone ancora in dubbio sulla sua permanenza futura al Brugge. Il 27enne insieme a Voormer costituisce lo scheletro di una squadra che non sta avendo resistenze nelle vittoria del campionato, competizione che sta cominciando a stargli stretta.
Proprio Ceulemans, intervistato sul record da condividere con Vanaken, ha restituito l’idea di molti addetti ai lavori: “Vanaken potrebbe restare a vita come ho fatto io al Brugge, diventando una bandiera cittadina e vincendo ancora tanti premi. Ultimamente molte squadre si stanno avvicinando, ma poche di grande interesse. Per lui sarebbe perfetto confrontarsi con un campionato fisico come la Bundesliga. Ha corsa, fisico, buon destro ma soprattutto tatticamente è un giocatore d’elite“.
MIGLIOR ALLENATORE DELL’ANNO – PHILIPPE CLEMENT – CLUB BRUGGE
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Dei premi da assegnare, quello dell’allenatore dell’anno è stato quello più scontato. Philippe Clement, oltre ad aver vinto lo scorso campionato col Genk, è riuscito a dare un’identità al Club Brugge. Un dolce ritorno a casa per Clement, in grado di conquistare 49 punti in 19 partite con i neroblu.