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I migliori marcatori della storia delle finali di Champions League

Bayern Monaco e Paris Saint Germain si affronteranno per la prima volta in una finale europea e se i bavaresi sono alla ricerca della sesta consacrazione europea, i francesi vogliono diventare la seconda squadra transalpina ad alzare il trofeo. Grandissimi campioni hanno giocato questa finale e molti hanno segnato momenti indimenticabili, come già Thomas Müller e Neymar sono stati in grado di fare. Questi sono gli unici a essere andati in gol per almeno tre volte in finali di Champions League

5) 3 GOL IN DUE FINALI DIVERSE
Il Real Madrid degli anni ’50 e ’60 era una delle macchine da gol più perfette della storia del calcio. Giocarvi era un privilegio e tutti diedero il loro contributo per la vittoria e tra questi ci fu anche Héctor Rial. Fu il primo giocatore della storia a realizzare una doppietta in una finale e ciò avvenne in occasione della prima storica contro il Reims. L’argentino segnò in due momenti decisivi, prima per pareggiare portando la gara sul 2-2 e poi a dieci dalla fine quando realizzò il decisivo 4-3 Blancos. La terza rete arrivò due anni dopo a Bruxelles contro il Milan. Anche in questo caso una sua rete pareggiò il secondo vantaggio rossonero di Grillo permettendo così al Real di vincere ai supplementari.
A rompere il dominio del Real Madrid fu il Benfica nel 1961 e nell’anno seguente i lusitani dovettero affrontare proprio i madridisti per il successo finale. Dal Mozambico era arrivato un giovane molto promettente che divenne l’uomo decisivo ad Amsterdam. Con il risultato sul 3-3 Eusébio prese in mano la palla per calciare un pesantissimo rigore trasformandolo e poco dopo una sua punizione chiuse definitivamente l’incontro. La Pantera Nera si ripetè l’anno dopo contro il Milan, ma purtroppo non valse il successo.
A metà degli anni ’60 l’Italia divenne famosa grazie alla nascita della Grande Inter e tra i suoi principali protagonisti vi era Sandro Mazzola. Il giovane figlio d’arte sbalordì l’Europa quando divenne l’uomo della vittoria nel 1964 contro il Real Madrid. Un suo destro da fuori all’incrocio dei pali e un guizzo in area concluso con un dolce esterno destro permisero ai nerazzurri di vincere per 3-1. La sua terza rete arrivò dal dischetto nel 1967 a Lisbona contro il Celtic, ma gli scozzesi furono bravi a ribaltare il risultato nella ripresa e a vincere per 2-1.
In una classifica dei bomber che si rispetti non può certamente mancare il nome di Gerd Müller. Nel 1974 fu determinante per la vittoria della prima Champions League del Bayern quando nella ripetizione della gara con l’Atlético Madrid trovò una splendida doppietta con un destro angolato e un dolce pallonetto. La replica arrivò già l’anno seguente a Parigi contro il Leeds United con il suo classico movimento da rapace dell’area di rigore in grado di anticipare sul primo palo portiere e difensore, e anche in questa occasione riuscì a laurearsi campione d’Europa.
L’ultimo a entrare in questa classifica è stato il gallese Gareth Bale. Nel 2013 venne spesa la cifra record di cento milioni per farlo passare dal Tottenham al Real Madrid e tutti erano ansiosi di vedere all’opera questo astro nascente del pallone. In occasione della finale contro l’Atlético Madrid di quell’anno fu suo il colpo di testa che ai tempi supplementari portò in vantaggio i Blancos e che permise di dare il via alla festa per la Decima. Quattro anni dopo, e con altri due successi nel mezzo, tornò a essere decisivo in finale contro il Liverpool a Kiev. Una sua doppietta fu fondamentale per il 3-1 finale e da incorniciare fu quella splendida rovesciata che resa vano il volo di un incolpevole, almeno in quell’occasione, Karius.

 

4) 3 GOL IN UN’UNICA FINALE
Solo un giocatore però ha segnato tre gol in una finale di Champions tutti in un’unica partita e quel qualcuno è l’italiano Pierino Prati. Il centravanti di Cinisello Balsamo era stato protagonista dello Scudetto 1967-68 del Milan, ma fu ancora più leggendaria la sua prestazione al Bernabéu contro l’Ajax. Gianni Rivera fu il grande ispiratore della manovra e trovò nel numero undici un fantastico realizzatore. Un colpo di testa da appena dentro l’area di rigore si trasformò in un perfetto pallonetto che sorprese il portiere Bals. Il raddoppio arrivò con una perfetta staffilata all’incrocio dei pali su pregevole assist dell’Abatino e a un quarto d’ora dalla fine il suo colpo di testa valse il definitivo 4-1 per il Diavolo. Si è spento il 22 giugno di questo anno e la Curva Sud gli ha dedicato lo striscione “La notte di Madrid ti ha reso immortale, ciao Pierino leggenda rossonera”.

 

3) 4 GOL
In questa particolare classifica c’è soltanto un giocatore capace di andare in rete più di tre volte con due squadre diverse, e quel qualcuno è Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese trovò la marcatura già in occasione della sua prima finale, nella piovosa notte di Mosca del 2008 in occasione di Manchester United-Chelsea. Il suo perentorio colpo di testa lasciò immobile Čech, ma il portiere si rifece nella lotteria dei calci di rigore parandogli il tiro dagli undici metri. L’errore non fu fatale perché anche Terry e Anelka fallirono e i Red Deviles salirono per l’ultima volta sul trono d’Europa. Con il Real Madrid invece dovette aspettare fino al 2014 per disputare una finale contro i rivali cittadini dell’Atlético. Una gara sofferta e che ormai sembrava persa, ma che i Blancos portarono fino ai supplementari e all’ultimo minuto fu CR7 a mettere il punto esclamativo spiazzando Courtois per il 4-1. La migliore prestazione del portoghese però arrivò tre anni dopo, a Cardiff contro la Juventus. Due perfetti interventi di destro al volo e in corsa stesero un incolpevole Buffon in occasione dell’1-0 e del 3-1 e Ronaldo era entrato ancora di più nel mito di questo sport.

 

2) 7 GOL IN CINQUE FINALI
Il primo vero grande giocatore universale e a tutto campo della storia. Alfredo Di Stéfano è stato una leggenda per gli amanti del calcio e soprattutto per i tifosi del Real Madrid. Nel magico quinquennio d’oro tra il 1955 e il 1960, che portò ad altrettanti successi in Coppa dei Campioni, ci fu sempre lo zampino dell’argentino. Dopo un inizio da incubo contro il Reims fu il numero dieci a riaprire la partita segnando l’1-2 che diede il via al successo finale. Un anno dopo invece fu un suo calcio di rigore a piegare le mani a Sarti e alle speranze di gloria della Fiorentina e nel 1958 toccò al Milan subire la legge di Don Alfredo. Nel 1959 a Stoccarda venne giocata la rivincita contro il Reims e non mancò di ricordare ancora ai francesi chi era il più forte di tutti segnando con un perfetto destro all’angolino. L’apoteosi arrivò però nel 1960 a Glasgow contro l’Eintracht Francoforte. Nel meraviglioso 7-3 finale andò a bersaglio per ben tre volte e splendido fu il suo destro in corsa da fuori area.

 

1) 7 GOL IN DUE FINALI
C’è un altro giocatore ad aver segnato sette gol nelle finali di Coppa dei Campioni, ma l’ungherese Ferenc Puskás riuscì a distribuirli in sole due gare. Nel 1960 contro l’Eintracht Francoforte diede vita a una vera e propria sfida interna con il compagno Alfredo Di Stéfano che vinse per 4-3. Una quaterna in finale non si era mai vista e oggi nessuno è mai stato in grado di pareggiare il Maggiore Galoppante. Ma se solo il leggendario magiaro è stato in grado di realizzare quattro gol in una sola finale, non sono tanti quelli ad aver fatto una tripletta. Quei pochi fortunati sono Di Stéfano, Prati e…Puskás. Nel 1962 ad Amsterdam si giocò una delle più grandi partite della storia e le leggende escono proprio in queste circostanze. Il suo sinistro meraviglioso incantò il pubblico e tra il diciassettesimo e il trentottesimo battè per tre volte Costa Pereira. Il giovane Eusébio però ribaltò la gara e permise ai lusitani di vincere per 5-3, ma nonostante la sconfitta Puskás era riuscito a ingrandire ancora di più il suo mito.

Francesco Domenighini

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