Un gennaio così la Spagna forse non l’ha mai vissuto, o comunque non l’ha vissuto nessuno delle persone che lo possono raccontare. Filomena, la neve e il freddo, l’Atlético campione dell’inverno più rigido, il mercato che non batte ciglio. Pochi spostamenti di un certo livello, quasi nessuno se si esclude il bel movimento colchonero e qualche operazione minima in prestito, ma il mercato della Liga a gennaio ha sempre regalato grandi colpi e per questo bisogna rimanere preparati.
Nel gennaio 2007 al Real Madrid di Capello arrivò un interessantissimo blocco sudamericano. Si pensava che il grosso dell’operazione fosse però l’accoppiata argentina: Higuaín dal River Plate e Fernando Gago dal Boca Juniors. E invece, per quanto le esperienze dei due non furono certo da buttare, il migliore acquisto si rivelò il giovane Marcelo arrivato dal Fluminense con il terrore di non essere un nuovo Cicinho. In ombra nella metà di stagione del suo arrivo, utilizzato pochissimo da Don Fabio ma sempre più considerato anno dopo anno fino a diventare una star con Mourinho.
Terzini brasiliani? Per la Liga un affare assicurato, per il Siviglia scovatore di talenti ancor di più. Nei primi anni della rivoluzione Monchi venne acquistato il promettente terzino del Bahia Dani Alves, sconosciuto ai grandi riflettori all’epoca visto il poco blasone del club. Arrivò nell’estate del 2002, ma venne lasciato in prestito altri mesi in Brasile per poi tornare definitivamente a inizio 2003, inizio formale della sua strepitosa carriera da campione.
Uno dei trasferimenti chiave della storia del Barcellona. La prima metà degli anni 2000 sono state stagioni complicatissime per il Barça, mai realmente competitivo rispetto al decennio precedente, tanto che anche la nuova gestione Rijkaard faticava a ingranare. E così a gennaio 2004 venne preso Davids da una Juventus in difficoltà (peggior campionato dell’ultima gestione Lippi) per risollevare una squadra capace di rimontare fino alla seconda posizione, dietro il Valencia di Ranieri. Nacque anche grazie al suo acquisto la squadra che l’anno dopo tornò a vincere il campionato.
Una delle squadre storicamente capaci di grandissimi colpi a gennaio è il Siviglia. Non solo Dani Alves, ma anche Ivan Rakitic alla sua prima esperienza nella capitale andalusa: nel 2011 arrivò dallo Schalke 04 e aiutò la squadra nel cammino che ha rischiato di valere la Champions, sfuggita solo per quattro punti. Le soddisfazioni sarebbero arrivate solamente un paio di stagioni più tardi.
Stavolta non è del Siviglia, anche se è un giocatore con una lunga storia in quel club. Ma il trasferimento invernale di Banega è stato quello del 2008 al Valencia, quando arrivò dopo l’esplosione al Boca Juniors. Una metà di campionato così convincente da spingere l’Atlético a prenderlo subito, anche se fece immediato ritorno a Valencia dove se ne andò sempre in un mercato di gennaio, per tornare a giocare in Argentina, stavolta al Newell’s.
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